Spagna, un Mondiale di guai la Fifa minaccia l’esclusione e l’Italia resta alla finestra...
Le mosse del governo sulla federazione. Rajoy: «In Russia ci saremo»
Nella pancia del Santiago Bernabeu la Spagna stava ancora digerendo l’abbuffata di gol e di spettacolo fatta contro l’Italia. E il c.t. Julen Lopetegui un po’ a sorpresa dedicò la vittoria ad Angel Maria Villar, lo storico e potentissimo numero uno della Federcalcio di Madrid (da 29 anni), nonché ex vice presidente della Fifa e della Uefa, che si è visto la partita del 2 settembre agli arresti domiciliari: quel 3-0 lanciò la Roja verso il Mondiale di Russia e fu l’inizio della fine per l’Italietta di Ventura. I successi sul campo non hanno però migliorato la situazione, da sempre piuttosto intricata, della politica calcistica spagnola. Anzi.
La Fifa ha inviato una lettera alla Real Federacion in cui ricorda che qualsiasi ingerenza di terzi nella politica federale — in questo caso del governo di Madrid — potrebbe costare l’esclusione dalle competizioni internazionali: ovvero la Spagna rischierebbe di saltare il Mondiale. Non è la prima volta che la Fifa avverte Madrid: accadde anche nel 2008 e tutto fu sistemato. Sarà così anche stavolta, come promette il premier Mariano Rajoy: «Sono convinto che la Spagna andrà in Russia e vincerà la Coppa». Ma il fatto che di mezzo ci sia l’Italia, eventuale ripescata, aumenta ovviamente l’eco mediatica, tanto che il capitano Sergio Ramos, impegnato nel Mondiale per club, sgrana gli occhi: «Fatico a credere che la Spagna possa perdere quello che abbiamo faticato a ottenerimane re in campo a causa di una controversia istituzionale».
Che aumenti anche le speranze italiane è poco credibile, ma i giochi di potere spagnoli sono comunque rischiosi. Il 20 luglio Villar viene arrestato nell’ambito dell’operazione Soule assieme al figlio Gorka e (Afp)