Corriere della Sera

Il duello sulle pensioni tra Renzi e Di Maio

Il leader dem: «Vogliono tagliare anche quelle da 2.300 euro». La replica: «Fake news per distrarre»

- Fabrizio Caccia

Scontro a distanza, ancora una volta, tra il segretario dem Matteo Renzi e il candidato premier M5S Luigi Di Maio, a poco più di un mese dal faccia a faccia mancato (per scelta di Di Maio) nella trasmissio­ne di Giovanni Floris DiMartedì su La7. Stavolta la materia del contendere sono le «pensioni d’oro». Il primo a lanciare il sasso, venerdì mattina, a Radioanch’io su Radio Uno Rai, è stato Di Maio: «Le pensioni d’oro oggi ci costano 12 miliardi di euro. Noi vogliamo tornare all’età pensionabi­le che c’era prima della legge Fornero e per trovare le risorse attingerem­o anche da qui».

Ieri, su Facebook, gli ha risposto Matteo Renzi: «Il Movimento 5 Stelle ha proposto di recuperare 12 miliardi di euro tagliando le pensioni d’oro. Al giornalist­a Rai che restava stupito per la cifra, Di Maio ha detto in modo sprezzante: Certo che sono 12 miliardi, veda bene. Noi abbiamo visto bene. Se vogliamo prendere 12 miliardi di euro dalle pensioni, dobbiamo tagliare a chi prende 2.300 euro di pensione. Ci rendiamo conto? Qualcuno può legittimam­ente dire che duemila euro di pensione sono una pensione d’oro? A noi sembra folle».

Di Maio, allora, ha voluto precisare: «Le pensioni d’oro per il M5S sono quelle dalle 5 mila euro in su e la cifra di 12 miliardi va riferita a un risparmio su più anni e non all’anno...». L’ufficio comunicazi­one dei 5 Stelle è passato quindi al contrattac­co: «Renzi non faccia fake news per distrarre dallo scandalo di bancopoli che colpisce Maria Elena Boschi e il suo partito». Dal Pd, però, secca la replica: «I numeri non sono il piatto forte di Di Maio», ironizza il senatore dem Andrea Marcucci.

Tema ultrasensi­bile, quello delle pensioni. Così, il dibattito s’infiamma anche nel centrodest­ra: «Il leader del M5S Di Maio vuole tagliare le pensioni d’oro per 12 miliardi. Il che significa che egli considera d’oro già le pensioni medio-basse tra 1500 e 2000 euro — ragiona Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia — un’idea sovietica...». E Giorgia Meloni scrive su Facebook: «Quando il Pd di Renzi ha insabbiato la proposta di legge di Fratelli d’Italia per tagliare le pensioni d’oro, non ricordo né Di Maio né altri del Movimento cinque stelle prendere una posizione netta per portare a casa questo risultato. È pura ipocrisia, dunque, che oggi il Pd e il M5S usino questo tema per la campagna elettorale. Il taglio delle pensioni d’oro e dei vitalizi sarà uno dei punti che Fratelli d’Italia inserirà nel programma di governo del centrodest­ra».

Secondo gli Osservator­i statistici dell’Inps, gli assegni che superano i 5 mila euro al mese, tra pubblico e privato, ad inizio 2017 erano 145.039 per una spesa pensionist­ica di quasi 12,3 miliardi. E i pensionati che ricevono più di 3 mila euro al mese oggi sono 1,1 milioni. Tra pochi giorni, infine, secondo la legge Fornero, scatterà la parificazi­one tra uomini e donne per l’età per la pensione di vecchiaia: da gennaio 2018, infatti, le donne del settore privato dovranno aspettare un anno in più per la pensione di vecchiaia, raggiungen­do i 66 anni e 7 mesi, così come già accade per gli uomini e le donne del pubblico. Ed ecco allora il tweet del leader della Lega, Matteo Salvini: «Su pensioni bugie da Renzi e parole al vento da Grillo. Unica cosa giusta da fare è cancellare la legge Fornero».

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