La trojka di Strache tiene in pugno la sicurezza
Promossi un ex militare, un’appassionata di Medio Oriente e il segretario del partito
«Immer wieder Österreich», l’Austria ancora e sempre, cantava a squarciagola il popolo di HeinzChristian Strache durante la campagna elettorale di quest’autunno. Per il leader della Fpö è arrivato il momento del successo: sarà viceCancelliere. A 48 anni, è una insperata rivincita per l’ex tecnico odontoiatra, che nel 1988 venne arrestato per aver preso parte alla marcia di un movimento neo-nazista modellato sulla Hitlerjugend: «Peccati di gioventù», ripete oggi. Dodici anni dopo aver raccolto i cocci di un partito squassato dalla diaspora del capo storico, Jörg Haider, poi morto nel 2008 in un incidente d’auto, Strache è riuscito a fare della Fpö un «esportatore netto del populismo di destra», pioniere di strategie che hanno fatto da modello in Europa. La sua campagna elettorale è stata professionale, abilmente moderata nei toni. Strache indica in Angela Merkel «la donna più pericolosa d’Europa», annuncia che l’Islam «non deve avere spazio in Austria», ha buoni rapporti con il Cremlino e vuole che siano tolte le sanzioni imposte a Mosca in relazione al conflitto con l’Ucraina. Il nuovo ministro dell’Interno sarà Herbert Kickl, 49 anni, segretario generale del FpÖ e suo principale stratega, già autore di numerosi slogan xenofobi e islamofobi. Agli Esteri arriva Karin Kneissl, 52 anni, esperta di Medio Oriente, indicata dal partito di Strahe pur non essendo tesserata: vanta forti legami con Putin ed è favorevole allo spostamento delle ambasciate straniere da Tel Aviv a Gerusalemme. La formazione di Strache controllerà anche Questioni sociali e Salute, Difesa, Infrastrutture (quest’ultimo affidato all’ex candidato presidenziale, Norbert Hofer). Il leader non sarà solo vice cancelliere, ma anche ministro di «Funzionari e Sport».