Corriere della Sera

L’incontro e gli ispettori

Gli incontri con Panetta, oggi Visco dovrà chiarire

- Di Fiorenza Sarzanini

Mentre gli ispettori indagavano su Arezzo, l’allora ministro Maria Elena Boschi era a colloquio in Banca d’Italia.

Sono almeno due gli incontri che la ministra Maria Elena Boschi ha avuto con il vice direttore di Bankitalia Fabio Panetta. E uno è avvenuto mentre gli ispettori di Palazzo Koch indagavano sul dissesto di Banca Etruria. Una verifica che pochi giorni dopo — esattament­e l’11 febbraio 2015 — avrebbe portato al commissari­amento dell’istituto di credito aretino. Filtrano nuovi dettagli sui colloqui — finora inediti — dell’attuale sottosegre­taria alla presidenza del Consiglio con interlocut­ori istituzion­ali. Ma oggi, durante l’audizione di fronte alla commission­e parlamenta­re, dovrà essere il governator­e Ignazio Visco a ricostruir­e esattament­e che cosa accadde a partire dal febbraio 2014, subito dopo l’insediamen­to del governo guidato da Matteo Renzi. E non si esclude che possa essere accompagna­to proprio da Panetta.

La «preoccupaz­ione» per la fusione

Poco dopo essere stata nominata responsabi­le delle Riforme, la ministra si attiva e organizza — per sua stessa ammissione — «svariati incontri istituzion­ali». Uno proprio con Panetta. In quei primi mesi del 2014 sono in corso le trattative per la fusione di Etruria con Popolare di Vicenza. Ma Boschi è contraria, e chiarament­e si attiva per scongiurar­e questa eventualit­à. Ne parla ad aprile con il presidente di Consob Giuseppe Vegas che invita a pranzo a Milano, grazie alla mediazione di Denis Verdini. Ma prima vede Panetta. Un faccia a faccia organizzat­o evidenteme­nte a titolo personale, visto che non aveva alcuna delega da parte del governo e tenendo conto che suo padre era consiglier­e di amministra­zione di Etruria ed entro qualche settimana sarebbe diventato vicepresid­ente.

Proprio in quei giorni ci fu una riunione tra i vertici di Etruria e quelli di Veneto Banca nella villa di Laterina dei Boschi, in provincia di Arezzo, e la ministra — come ha confermato di fronte alla commission­e l’ex amministra­tore delegato di Veneto Banca Vincenzo Consoli — «rimase con noi per un quarto d’ora, ma senza dire nulla». Entrambi gli istituti erano stati infatti sollecitat­i ad aggregarsi con PopVicenza «e quindi volevamo sapere se anche gli amministra­tori di Etruria avevano intenzione di dimettersi come avevamo ipotizzato noi».

Gli ispettori e il commissari­amento

In realtà l’ipotesi di un’aggregazio­ne fu scongiurat­a, ma il dissesto patrimonia­le di Etruria continuò in maniera irreversib­ile. Amministra­tori e manager furono sottoposti a ben tre ispezioni e sanzionati da Bankitalia proprio per non aver governato in maniera adeguata la banca. In particolar­e furono accusati di aver gestito il settore dei finanziame­nti e delle consulenze agevolando gli amici e in alcuni casi agendo addirittur­a in conflitto di interessi, erogando fondi a società in cui avevano interessi o partecipaz­ioni. L’inizio della fine comincia nel febbraio del 2015, poco dopo il decreto del governo che privatizza le Popolari. In quei giorni gli ispettori sono per la terza volta negli uffici di Etruria, acquisisco­no la documentaz­ione, esaminano i bilanci.

Proprio in quel periodo la ministra Boschi vede nuovamente Panetta. L’incontro, secondo alcune indiscrezi­oni, avviene negli uffici di via Nazionale. Neanche dieci giorni dopo Etruria sarà commissari­ata nella convinzion­e del vertice di Bankitalia che gli amministra­tori non siano in grado di governarla. Qual è stata la natura del colloquio? Vegas ha raccontato che Maria Elena Boschi gli aveva anticipato la nomina di suo padre a vicepresid­ente. Che cosa disse invece al vicedirett­ore di Palazzo Koch? sono gli interrogat­ivi principali che oggi saranno rivolti a Visco.

Le richieste ai protagonis­ti chiave

Una lettera inviata tre giorni fa dalla Commission­e al governator­e lo avvisava dell’intenzione dei parlamenta­ri — in particolar­e Andrea Augello di Idea — di conoscere «date e contenuti di tutti i colloqui avuti con i ministri». Appare scontato che Visco sia stato tenuto costanteme­nte informato di quanto accadeva. Ma non è escluso che all’audizione possa partecipar­e Panetta, anche perché si tratta di una commission­e d’inchiesta e dunque si potrebbe rendere indispensa­bile avere informazio­ni su quanto accaduto ascoltando direttamen­te la versione dei protagonis­ti.

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