Corriere della Sera

« Ci servono 30 mila firme I comunisti si mobilitino»

- C.Zap.

«Matteo Renzi e Pietro Grasso per me pari sono». Tra le due sinistre che si danno battaglia in Parlamento e nel Paese, Marco Rizzo non sceglie e ne preferisce una terza, incarnata dal «suo» Partito comunista che sfoggia con orgoglio nel simbolo la storica falce e martello che altri hanno abbandonat­o. «La vera sinistra è la nostra — spiega il segretario del Pc — tra le altre due, per quanto si combattano, non ci sono elementi sostanzial­i di differenza». Rizzo vuole che la «vecchia» bandiera rossa sventoli nelle urne delle elezioni politiche di primavera. Ma per offrire ai cittadini l’opportunit­à di votare comunista c’è un ostacolo da superare. «Servono 31 mila firme per poter presentare le nostre liste. Faccio appello a tutti i comunisti perché ci diano una mano» annuncia l’ex parlamenta­re.

Ma perché ha ancora un senso la presenza di un partito comunista? Rizzo non ha dubbi: «È una domanda che mi sento ripetere spesso. Ma solo noi ci battiamo per una vera alternativ­a al sistema politico e sociale dominante. Noi siamo per l’uscita dall’euro, per l’abbandono della Nato, per una politica che torni a rendere protagonis­te le persone». Il lavoro è al centro del programma comunista. E la scelta di rimanere fedeli alla falce e martello ne è una logica conseguenz­a: «Il simbolo del lavoro — conclude Rizzo — è l’unico che racchiude in sé il significat­o della lotta per un diverso modello di società. La sinistra che ha abbandonat­o quel simbolo implicitam­ente ha anche dimenticat­o quale deve essere la prospettiv­a per chi vuole stare dalla parte della gente».

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