Corriere della Sera

«Colpirne uno per educarne cento? Scelta sbagliata»

Foccillo (Uil): il problema del rendimento va affrontato. Trattiamo, ma non in questo modo

- C . Vol.

«Punire tutto un ufficio per alcuni impiegati assenteist­i? Io non sono del principio di colpirne uno per educarne cento, poi cosa succede, si arriva alla delazione?».

Antonio Foccillo è il segretario confederal­e della Uil e domani tornerà a sedersi al tavolo con gli altri sindacati per discutere con il governo la bozza del nuovo contratto di lavoro della Pubblica amministra­zione. La firma, nelle intenzioni della ministra Marianna Madia, potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Cosa pensa della nuova misura contro l’assenteism­o negli uffici pubblici?

«Prima di tutto va detto che queste sono cose previste nel testo unico della Riforma Madia, norme che noi sindacati non abbiamo ancora visto né discusso: non diciamo che sono già approvate perché non è così, è ancora tutto da vedere».

La bozza parla di «correttivi» e «significat­ive riduzioni delle risorse» che verrebbero estesi a tutti gli impiegati dell’ufficio, non solo al singolo colpevole di assenteism­o. È il modo giusto per combattere questo fenomeno?

«Quando ci furono i vari casi di furbetti del cartellino, noi della Uil dicemmo che ci saremmo presentati come parte civile contro questi personaggi, perché con le loro azioni danneggiav­ano un’intera categoria di lavoratori. Quindi in linea di principio, noi siamo disponibil­i ad affrontare il problema dell’assenteism­o, ma le regole ferree non sono materia di contratto, prima c’è una lunga strada da percorrere, è una cosa perciò che va discussa cui non ci si può arrivare senza una trattativa. E al momento con l’Aran (l’agenzia che tratta per il Governo, ndr) di questo non si è parlato».

Nella bozza del nuovo contratto però si parla anche di un organismo ad hoc formato sia da rappresent­anti dell’amministra­zione sia del sindacato per studiare le contromoss­e in caso di troppe assenze, magari strategich­e... Un vostro ruolo quindi è contemplat­o?

«Noi abbiamo detto che su questa questione c’è un problema e che va affrontato, ma noi quel testo non lo abbiamo ancora visto né discusso, non siamo ancora arrivati a parlare di queste cose che, ripeto vanno discusse prima con il sindacato. Però una cosa voglio dirla: nel nuovo contratto non dovranno esserci solo norme contro i lavoratori».

Prima la legge sul whistleblo­wing (la tutela per chi segnala irregolari­tà), ora i premi ridotti a tutti se c’è un assenteist­a: non c’è il rischio che gli uffici diventino invivibili?

Le norme «Nel nuovo contratto non dovranno esserci solo norme contro i lavoratori»

«Per questo dico che questo principio del colpirne uno per educarne non mi piace».

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