Corriere della Sera

LA GUERRA NELLO YEMEN, UNA CATASTROFE CHE DEVE ESSERE FERMATA

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Sono passati mille giorni, una lugubre ricorrenza circondata dal silenzio. La guerra nello Yemen è una pestilenza geopolitic­a che dovrebbe diventare un’enorme colpa collettiva. Nell’attesa, però, si continua a morire. E nemmeno la leggendari­a indovina dagli occhi azzurri Zarqa al-Yamama — che ha dato indirettam­ente il nome al Palazzo reale saudita obiettivo del missile lanciato ieri dai ribelli Houthi, armati dall’Iran — potrebbe prevedere se e quando l’ex «Arabia Felix» diventerà un unico ammasso di macerie umane.

Certo, gli Houthi sono i primi responsabi­li dell’inizio delle ostilità: nel settembre 2014 hanno occupato Sana’a scendendo dal Nord. Il successivo intervento della coalizione a guida saudita, sostenuto dagli Emirati Arabi Uniti e da buona parte del mondo sunnita, è stato «consigliat­o» da Washington e Londra e reso più facile dalle ingenti vendite di armi di cui la monarchia wahabita beneficia da anni. Non lontano da quella città definita da Pier Paolo Pasolini «una Venezia selvaggia sulla polvere», le bande del terrore legate all’eredità di Al Qaeda impongono le loro regole, sperando di piantare le bandiere nere in uno Stato distrutto.

La più grave epidemia di colera degli ultimi decenni, provocata dai bombardame­nti degli impianti di depurazion­e dell’acqua, ha fatto 2.000 morti, in gran parte bambini. Le vittime complessiv­e sono oltre diecimila, più di due milioni gli sfollati, mentre secondo le stime dell’Onu i due terzi della popolazion­e (28 milioni) necessitan­o di aiuto umanitario. I sauditi hanno colpito scuole, mercati, moschee e ospedali mentre il blocco dei rifornimen­ti ad una popolazion­e agonizzant­e desta il sospetto, scrive l’Economist, che «si usi il cibo come strumento bellico». Gli appelli, come quello lanciato ieri da 350 personalit­à mondiali tra cui sei premi Nobel, non servono a molto quando dietro a una guerra ci sono le firme del principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, a cui Donald Trump ha dato «carta bianca», e quelle degli ayatollah di Teheran. Le catastrofi sono spesso causate dagli uomini.

@Paolo_Lepri

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