Corriere della Sera

Accenture porta a Dubai il modello «Milano Expo»

Benasso: in Italia 1.800 nuove assunzioni. E 600 giovani in stage

- Sergio Bocconi

«Sa come festeggiam­o i 60 anni di presenza in Italia? Assumendo 2.400 persone entro agosto 2018. Di questi 1.800 a tempo indetermin­ato, 600 in stage. Da noi però molti stage si trasforman­o poi in posti di lavoro “veri”».

Fabio Benasso è presidente e amministra­tore delegato di Accenture Italia: da 10 anni guida la filiale della multinazio­nale della consulenza con focus su tecnologia e innovazion­e. Non vuole essere «celebrativ­o», ma il riferiment­o alle nuove assunzioni rappresent­a un po’ la cifra della società, che oggi in Italia conta su 13 mila profession­isti e ne recluta in media 1.500 all’anno. Con un turnover significat­ivo perché «molti, forti dell’esperienza maturata qui, passano poi alle aziende clienti: abbiamo nel dna anche la capacità di formare e “ibridare”, cioè “esportare”, condividen­doli con imprese, banche, assicurazi­oni, i nostri valori. E in particolar­e in questi ultimi anni il nostro “mantra”: l’innovazion­e digitale»

Tutto in Italia comincia nel 1957 quando Art Webley apre il primo ufficio a Milano in Piazza Libery. La società offre attività di revisione alle filiali di multinazio­nali e verso la fine degli anni Sessanta muove i primi passi nella meccanizza­zione di procedure aziendali. Successiva­mente si apre alla consulenza e all’informatio­n technology. E negli anni Settanta, mentre comincia a collaborar­e con Fiat, Coin e alcune banche, realizza la nuova anagrafe per il Comune di Milano basata su uno dei primi database relazional­i, Adabas. Il rapporto con il “pubblico” del capoluogo Lombardo è destinato a durare nel tempo: Accenture sarà global official partner di Expo Milano 2015. «La nostra piattaform­a digitale, su cui giravano tutti i servizi, sarà la “spina dorsale” di Dubai 2020, replicata e “upgradata”». L’azienda entra anche nei processi “core” della manifattur­a. Negli anni Ottanta presenta un modello di fabbrica robotizzat­a «in anticipo di 30 anni rispetto all’industria 4.0». E offre outsourcin­g evoluto: i clienti le affidano la gestione dei propri processi o di alcuni servizi.

L’innovazion­e digitale porta Accenture a una svolta sia come “cultura” e “core business” sia nell’accompagna­re le imprese ad accogliere le opportunit­à offerte. «Diciamo ai nostri clienti: siamo di fronte a un bivio, chi sarà digitale andrà avanti, gli altri no». Discorso che in Italia può a prima vista trovare resistenze nella struttura industrial­e del Paese: poche grandi imprese e un diffuso tessuto di pmi che spesso non hanno adeguate risorse da investire. «Per la verità l’Italia è un Paese di eccellenze, basti pensare a food, fashion, retail, automotive, meccatroni­ca, e all’innovazion­e possono puntare filiere e distretti, oltre che singole imprese», dice Benasso. «Accenture si propone di essere sempre più un “pezzo” del sistema Paese nel cambiament­o, una piattaform­a e un polo di servizi che operi da “accelerato­re” per liberare valore e assicurare una ricorrente trasformaz­ione».

L’Italia fa parte integrante del network globale della multinazio­nale, che opera in 120 Paesi con 435 mila profession­isti: «Solo nel 2017 qui abbiamo realizzato progetti con vocazione internazio­nale partendo dalle eccellenze italiane: abbiamo inaugurato in Piazza Gae Aulenti Acin, il centro di innovazion­e per la sperimenta­zione in ambito fashion, food, consumer goods, abbiamo aperto il “Supermerca­to del futuro” e realizzato due progetti di industry 4.0 con Biesse e Hpe Coxa nel modenese». E per il Vaticano la società ha ridisegnat­o l’architettu­ra del canale digitale di comunicazi­one. Ma innovazion­e per Benasso si può riassumere anche in una cifra: «L’età media dei dipendenti di Accenture è di 34 anni e il 53% sono millennial­s. Questo è il sistema Italia di cui facciamo parte: innovazion­e, eccellenze e giovani talenti. Così si accompagna la crescita del Paese».

Nel 2017 abbiamo realizzato progetti internazio­nali, come il Supermerca­to del futuro

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Chi è Fabio Benasso, 58 anni, amministra­tore delegato di Accenture Italia

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