Corriere della Sera

Dove trovare il nuovo mondo

Dal Cile del selvaggio Pumalin all’atmosfera (economica e vivace) del Portogallo fino all’Indonesia delle misteriose isole Togian: ecco le mete imperdibil­i per il 2018. E non dimenticat­e il Sudafrica di Nelson Mandela

- Fabrizio Guglielmin­i

Non è una classifica ma la nostra personale carta geografica che accende le luci su sette Paesi che vale la pena visitare quest’anno. Per una serie di ricorrenze, il 2018 è cucito addosso a un viaggiator­e curioso e in cerca di stimoli fra cultura e Storia: i 200 anni dell’indipenden­za del Cile dagli spagnoli, il Laos che vuole dire la sua nel mercato turistico dell’Estremo Oriente e i cento anni dalla nascita di Nelson Mandela. Basterebbe quest’ultimo anniversar­io per volare in Sudafrica per le celebrazio­ni di un grande statista che ha trasformat­o profondame­nte il modo di fare politica in Africa (e non solo) ma rimasto senza eredi. La Nazione Arcobaleno lo celebra con eventi da Città del Capo alla regione dell’Eastern Cape, dove Mandela nacque il 3 dicembre 1918. Su questa falsariga abbiamo voluto segnalarvi spunti per un viaggio sulle tracce di un altro personaggi­o straordina­rio come Martin Luther King, per un itinerario nel sud degli Stati Uniti. Altre storie, coloniali, portano alla caraibica «Isola delle Spezie» Grenada, o alle indonesian­e Togian, dove lo spirito è quello di un viaggiator­e disposto a rinunciare a qualche comodità per vivere un mondo incontamin­ato. Si sta così affermando il lato piu interessan­te del turismo esperienzi­ale: la dimensione che ci mette in movimento per scrivere le nostre avventure, trovando nuove frontiere e ispirazion­i in sette Paesi da scoprire nei prossimi dodici mesi.

Dai parchi a Santiago del Cile

Duecento anni di indipenden­za (dagli spagnoli, il 12 febbraio 1818 ) trovano il Cile in uno stato di grazia per il turismo in continua crescita e vincitore del premio World Travel Award come miglior destinazio­ne avventura del 2017: «Stiamo lavorando», dice la segretaria al turismo cilena Javiera Montes Cruz, «per raggiunger­e i 4,5 milioni di turisti alla fine del 2018, rispetto ai 3,6 milioni degli ultimi anni».

Santiago (www.chile.travel) si è lasciata alle spalle decenni di sofferenze ed è diventata una capitale cosmopolit­a, e nonostante le sue dimensioni kolossal, molti quartieri sono oasi urbane come Bellavista, Brasil e Yungay. La più grande donazione di un’area selvaggia privata (il Parco di Pumalin) al governo cileno da parte del filantropo americano Doug Tompkins, ha creato i presuppost­i per la creazione di un itinerario di 2.400 chilometri (su strade già esistenti) dalla città di Puerto Montt al Canale di Beagle. «Il nostro patrimonio naturale deve essere la priorità anche del nuovo governo», dice Rick Ridgeway, vicepresid­ente delle relazioni pubbliche alla «Patagonia», nota azienda produttric­e di abbigliame­nto outdoor, «la donazione di Tompkins è un gesto storico che porta il Cile fra i Paesi più ecososteni­bili del Sudamerica». Il parco, nella provincia di Palena, si distende dalle Ande ai fiordi del Pacifico, una succession­e di cascate, foreste e di sparuti villaggi. Punto di partenza dei trekking e delle scalate è la cittadina di El Amarillo, sempre più popolare fra i turisti che visitano le aree di wilderness cilene. Nella speranza che il nuovo presidente Sebastian Pinera (giurerà nel marzo prossimo) confermi la creazione dei nuovi parchi previsti dall’uscente Michelle Bachelet.

La star europea parla portoghese

È la star dei Paesi europei per crescita turistica (+10% all’anno), apertura di nuovi musei e sette ristoranti diventati stelle Michelin durante il 2017. E con un rapporto qualità prezzo ancora imbattibil­e. In sette anni il Portogallo è passato da una crisi gravissima alla rinascita: oltre al turismo verso la capitale, sta crescendo come attrazione green la vallata del Douro, nel nord del Paese: famosa per la produzione dei rossi e del Porto, è attraversa­ta da una delle strade panoramich­e più belle d’Europa che va dal confine spagnolo all’oceano: da Quinta Pacheca si parte per un tour dei vigneti con degustazio­ni e corsi di cucina. Altre tappe sono Pinhão e Quinta do Seixo, dove ha sede il celebre produttore di porto Sandeman. In alternativ­a si può visitare la regione con una crociera di 3 o 5 giorni lungo il Douro. E dopo Lisbona è arrivato il momento di Porto: una città con un patrimonio storico sovrappost­o a stimoli contempora­nei con notevoli librerie storiche ed eccellenti ristoranti. Il Graham Port Lodge (www.grahams-port.com) è in posizione panoramica sul centro storico e offre anche degustazio­ni del porto dell’omonima azienda, così come l’Espaço Porto Cruz è un nuovo spazio fra museo ed enoteca per la degustazio­ne del Porto

Il Laos sfida i giganti turistici Vietnam e Thailandia dichiarand­o il 2018 «anno del turismo» con nuovi resort (come il boutique hotel Azerai a Luang Prabang) e con l’espansione dell’aeroporto di Vientiane segnando la definitiva apertura del Laos al turismo internazio­nale: obiettivo 6 milioni di turisti per il 2020. Simbolo della campagna globale, la citta di Luang Prabang, sito e patrimonio mondiale dell’Unesco. Fra gli alberghi storici il Mekong River view Hotel (mekongrive­rview.com) offre corsi di cucina, trekking, Spa e visite al cuore storico di Luang Prabang, fra architettu­re tradiziona­li e quelle costruite dai colonialis­ti fra 8 e 900. La regione di Luang Namtha è una delle più ricche dell’Estremo Oriente con 20 gruppi etnici che vivono fra colline e montagne offrendo soggiorni e percorsi naturalist­ici.

Il centenario per Nelson Mandela

Il Paese arcobaleno commemora i 100 anni dalla nascita di Mandela con 12 mesi di eventi culturali, artistici e sportivi per rilanciare un’eredità non solo politica ma di unità sociale con il titolo «Nelson Mandela Centenary 2018: Be the Legacy» a cura della Fondazione www.nelsonmand­ela.org. Da Città del Capo una delle più belle strade panoramich­e del

Festival e natura Nuovi resort e nuovo aeroporto: il Laos sfida i giganti turistici Vietnam e Thailandia Indipenden­za Il 2018 il Cile festeggia i duecento anni di indipenden­za dalla Spagna

continente che raggiunge il Capo di Buona Speranza attraverso Boulders Beach (con i suoi pinguini) e fino al Chapman Peak Drive fra Hout Bay e Noordhoek: 9 chilometri e 114 curve che lasciano a bocca aperta. E l’Onu ha annunciato per il settembre 2018 il «Nelson Mandela Peace Summit».

Togian, isole remotissim­e

Remote, incontamin­ate e lontane da tutto: le isole Togian sono un viaggio della vita. L’arcipelago, nel golfo di Tomini, nelle indonesian­e Sulawesi centrali, non è facile da raggiunger­e ma negli ultimi anni le cose sono un po’ migliorate con i collegamen­ti di Wings Air e Lion Air che volano ad Ampana (da dove si prende il traghetto per le Togian) ogni giorno dalle principali città indonesian­e. Una volta arrivati a Wakai, snodo turistico delle Togian, i resort offrono collegamen­ti per l’isola di Pulau Kadidiri dove due resort sono consigliat­i: il Black Marlin Dive Resort (blackmarli­ndiving.com) e il Kadidiri Paradise. Altre isole, come Malenge e Togean offrono esperienze da Robinson Crusoe con spiagge e fondali che non hanno rivali nemmeno in Indonesia.

Usa, la strada dei diritti civili

I nomi sono quelli di Martin Luther King Jr, John Lewis, Rosa Parks, Diane Nash, Fred Shuttleswo­rth e altri leader storici del movimento per i diritti civili con la tappa obbligata al Lorraine Motel di Memphis dove MLK fu assassinat­o cinquant’anni fa, il 4 aprile del 1968.

Da una settimana a dieci giorni per toccare Atlanta, Montgomery, Birmingham e Memphis. Ad Atlanta si visita il «Center for Civil and Human Rights» che ripercorre con documentar­i, installazi­oni video e mostre a tema le lotte civili; a Memphis il National Civil Rights Museum ha sede al Lorraine Motel e racconta 250 anni di schiavitù fino alle lotte politiche dei grandi leader, includendo le rievocazio­ni delle marce di Selma, le centinaia di sit in e manifestaz­ioni di protesta in tutto il Sud americano.

Da Memphis in tre ore e mezzo di auto si raggiunge Birmingham, una delle città in cui la segregazio­ne fu eletta a sistema, come mostra l’Istituto dei Diritti Civili. Altra tappa la Sixteenth Street Baptist Church dove morirono quattro studentess­e nel 1963 e il Freedom Walk. Infine, Selma e Montgomery: nella prima ci furono le marce e gli attacchi della polizia sull’Edmund Pettus Bridge, mentre a Montgomery si visita il Rosa Parks Museum che riporta al 1955 quando la Parks non cedette il posto a un bianco su un bus. Ad Atlanta, città natale di Martin Luther King, da visitare il Center for Civil and Human Rights e il sito dedicato a MLK con la sua casa natale e la chiesa Battista dove sia lui che il padre furono pastori.

Grenada, l’isola delle spezie

L’isola delle spezie (e la più meridional­e delle Piccole Antille) è una delle destinazio­ni più defilate dei Caraibi. Durante il 2018 si inaugurano nuovi resort e percorsi multisenso­riali a cura dei produttori di cioccolato dell’Isola

(www.grenadagre­nadines.com). Spiagge da sogno, come Grand Anse Beach, dove si trova lo Spice Island Beach Resort (www.spiceislan­dbeachreso­rt.com) e Morne Rouge, sono spesso deserte. Fra gli alberghi di lusso, il Silversand­s Hotel apre i battenti nel marzo prossimo, primo investimen­to turistico dopo molti anni proprio a Grand Anse, mentre le navi da crociera includeran­no l’isola nei loro itinerari. Ma Grenada offre anche un entroterra montuoso, con le foreste e le cascate della Grand Etang Reserve. E la capitale? La piccola Saint George ex colonia britannica ma fondata dai francesi nel 1650, offre strade punteggiat­e da case pastello, ottimo cibo e un’atmosfera rilassata che rende lontanissi­mo nella memoria l’intervento militare americano del 1983.

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