Corriere della Sera

Titolo d’inverno per il Napoli

L’anticipo La squadra di Sarri non incanta ma vince A Crotone basta un gol di Hamsik il Napoli sale a quota 48 punti e si laurea campione d’inverno

- di Alessandro Pasini

Campione d’inverno è un titolo di giornale, non entra nell’albo d’oro e non sempre è garanzia per vincere quello di primavera, l’unico che conta. Il Napoli, per esempio, prima di ieri lo aveva conquistat­o quattro volte ma solo due era arrivato a destinazio­ne campione vero, nell’epoca Maradona. Ecco perché adesso che i sarriani — battuto il Crotone nella 23esima trasferta consecutiv­a di campionato da imbattuti (con 20 vittorie) — hanno già chiuso in testa al giro di boa senza neanche dovere aspettare la partita della Juventus, siamo sempre più curiosi di scoprire come finirà stavolta la storia a maggio. Le condizioni per lo scudetto, si sa, qui ci sono eccome e a dirlo è un dato più di tutti: sono questi 48 punti in un girone d’andata, meglio dei quali ha fatto solo la Juve nel 2013/14 con 52. È la conferma che siamo davanti a qualcosa di eccezional­e, una magnifica marcia che ieri, benché vittoriosa, non ha conosciuto una delle tappe più scintillan­ti, almeno nella ripresa.

Nel primo tempo infatti la differenza fra le squadre ha generato quasi per inerzia, come un fenomeno naturale ineluttabi­le, la falla decisiva nella difesa del Crotone. Senza nemmeno dovere forzare o attivare quella modalità tipica su cui Zenga aveva ironizzato alla vigilia («Verranno a prenderci fin dal pullman»), al Napoli sono bastati 17 minuti per passare con una combinazio­ne classica, un triangolo lungo Hamsik-Allan-Hamsik chiuso dal capitano con un sinistro incrociato rasoterra asciutto e perfetto. La rete, di una bellezza semplice e voluta (l’azione era già stata provata un paio di volte dall’inizio), ha mostrato il ritrovato killer instinct dello slovacco, liberato dall’avere superato Maradona come miglior marcatore azzurro di sempre, e lo stato di grazia di Allan, che alla tradiziona­le quantità sta abbinando ogni volta sempre maggiore perizia tecnica e visione di gioco. Non a caso ancora lui ha avviato l’azione per la successiva palla gol di Insigne (paratona di Cordaz) e lui ha guadagnato una punizione che Mertens, pallidissi­mo, ha sprecato.

Al Napoli dei titolari — con la sola variante di Maggio a destra e Hysaj a sinistra perché il turn over non abita qui — tutto ciò è parso bastare, perché in avvio di ripresa ha scelto una gestione compassata che ha fatto arrabbiare Sarri in panchina e ha dato fiducia al Crotone, coraggioso ad alzarsi e a sfiorare il gol con una fuga folle di Stoian e tiro fuori di niente. Di qui si è proceduto a sprazzi: a una traversa di Insigne e un tiro di Callejon parato da Cordaz hanno risposto Trotta con un pallonetto figlio di un rinvio presuntuos­o di Reina che però rimediava e Crociata con un siluro deviato dallo spagnolo; Diawara e Callejon in chiusura hanno permesso a Cordaz di parare, confermars­i migliore in campo e legittimar­e il successo del Napoli, anche se un contatto in area Sampirisi-Maggio e un sospetto tocco di braccio di Mertens hanno illuso il Crotone di poter tirare un rigore del possibile pareggio.

Ora su questa doppia faccia azzurra, sulla mancata uccisione del match o sugli impacci di Mertens (come Callejon a secco ora da 8 gare) si potrà dibattere nei prossimi giorni, ma è cercare il pelo nell’uovo. Il Napoli, a metà dell’opera, è padrone del gioco. Durerà fino alla fine come ai tempi di Diego?

Hamsik Campioni d’inverno? Non conta nulla, vogliamo arrivare in fondo

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 ?? (Ansa) ?? Festa Lorenzo Insigne esulta mentre i suoi compagni abbraccian­o Marek Hamsik, il capitano ritrovato che ha deciso la partita di Crotone. Aspettando la Juve, il Napoli porta a 4 i punti di vantaggio
(Ansa) Festa Lorenzo Insigne esulta mentre i suoi compagni abbraccian­o Marek Hamsik, il capitano ritrovato che ha deciso la partita di Crotone. Aspettando la Juve, il Napoli porta a 4 i punti di vantaggio
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