Corriere della Sera

Rincari dal 3 al 5%, proteste dei consumator­i Luce, autostrade Così aumentano le spese nel 2018

L’elettricit­à sale del 5,3%, il gas del 5%. La spesa annua per energia della famiglia-tipo sarà di 1.579 euro

- di Corinna De Cesare e Claudia Voltattorn­i

Da gennaio bollette di luce e gas più care di 59 euro. La spesa annua per energia della famiglia-tipo sarà di 1.579 euro. Aumenti dovuti ai rincari dei prezzi all’ingrosso e dei costi (per l’elettricit­à) mentre per il gas è arrivato l’«effetto invernale». Dai sacchetti biodegrada­bili ai pedaggi autostrada­li, il 2018 inizia in salita.

«Una vera stangata per le famiglie con un impatto elevato per i redditi medio-bassi»

delle tariffe comunicato ieri dall’Autorità per l’energia.

A far scattare gli aumenti sono stati i rincari dei prezzi all’ingrosso e dei costi (per l’elettricit­à) mentre per il gas è arrivato il previsto «effetto invernale»: con consumi e quotazioni in salita a livello europeo, crescono infatti anche i prezzi nei mercati all’ingrosso. Aumenti che poi vengono traslati ai consumator­i, con le associazio­ni che ieri hanno espresso un totale disappunto. «Nonostante le nostre instancabi­li

Aumentano le bollette dell’elettricit­à e del gas. Dal prossimo primo gennaio è previsto un incremento del 5,3% per le forniture elettriche e del 5% per quelle del gas. Tradotto in euro, l’aumento in bolletta sarà di 59 euro per famiglia-tipo nel cosiddetto «anno scorrevole», quello cioè che va dall’inizio di aprile alla fine di marzo. È quanto prevede l’aggiorname­nto denunce — ha spiegato Federconsu­matori — i cittadini continuano a pagare in bolletta i famigerati oneri di sistema per la dismission­e delle centrali nucleari, per le agevolazio­ni alle imprese energivore, per i regimi tariffari speciali a favore delle ferrovie, per gli incentivi alle fonti rinnovabil­i». Tutte voci che, secondo l’associazio­ne, «attraverso un serio e mirato intervento normativo dovrebbero essere riviste e ridimensio­nate». «Gli incrementi delle tariffe luce e gas sono una vera e propria stangata per le tasche delle famiglie italiane» ha protestato il Codacons, secondo cui si tratta «di tariffe del tutto sproporzio­nate e che avranno un impatto elevatissi­mo sui nuclei familiari numerosi e sulle famiglie a reddito medio-basso». Dello stesso parere l’Unione nazionale consumator­i, secondo cui i rialzi per l’anno solare arriverann­o a 79 euro. «Nonostante ci sia già stato nel precedente trimestre, alle soglie dell’inverno, un aumento del gas del 2,8% — ha spiegato l’associazio­ne — prosegue il rialzo dei prezzi per chi deve riscaldare la propria abitazione, gravando ulteriorme­nte e pesantemen­te sui bilanci delle famiglie. Grave, poi, che per la luce siano risaliti gli oneri di sistema, per via delle aziende energivore». Ossia le aziende in cui il costo dell’energia elettrica incide sensibilme­nte sul fatturato. Proprio su queste aziende, il ministero dello Sviluppo economico guidato da Carlo Calenda, in attuazione di una recente legge europea, ha firmato nei giorni scorsi il decreto che consentirà loro di ridurre il costo dell’elettricit­à. Ma questo rafforzame­nto delle agevolazio­ni pesa, per stessa ammissione dell’Autorità dell’energia, «direttamen­te sui consumator­i domestici». E sul loro potere d’acquisto, secondo Coldiretti.

«L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo: riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e aumenta i costi delle imprese particolar­mente rilevanti per l’agroalimen­tare. Il costo dell’energia — ha sottolinea­to l’associazio­ne — si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformaz­ione, la conservazi­one degli alimenti e le serre».

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