Corriere della Sera

Asia vince il duello con Morgan La casa del cantante messa all’asta

La causa per gli alimenti della figlia. Lei: non li paga da 6 anni. La decisione del giudice

- Michela Proietti

Il cellulare di Morgan squilla a lungo e a vuoto. Asia Argento, raggiunta all’estero, butta giù il telefono. Non è un periodo facile per la figlia di Dario Argento, prima attrice italiana a confessare le avances sessuali subìte da Harvey Weinstein, il potente produttore cinematogr­afico americano oggi meglio conosciuto come molestator­e seriale. Dichiarazi­oni seguite più che da una catena di solidariet­à, da una vera e propria lapidazion­e mediatica. Stavolta a lanciare la pietra è lei e il bersaglio è l’ex compagno Marco Castoldi, in arte Morgan, accusato da Asia Argento di non aver provveduto a versare dal 2011 gli alimenti alla figlia Anna Lou, per un totale che sfiora i 50 mila euro.

Per questo il Tribunale di Monza ha deciso la vendita all’asta dell’appartamen­to del fondatore dei Bluvertigo: la casa si trova proprio a Monza, 150 metri quadrati di superficie e un box doppio di 15,40 metri quadrati. Il prezzo a base d’asta deciso dai giudici è di 328 mila euro, che andranno in parte a coprire le spese mediche, sanitarie e scolastich­e mai sostenute dal cantante. L’assegno che Morgan avrebbe smesso di versare ammonta a circa 2.000 euro al mese. La querela è stata depositata tre anni fa dalla stessa Asia Argento e dalle verifiche è emerso che il cantante non ha effettivam­ente versato la somma prevista in ottemperan­za degli obblighi di mantenimen­to: per questo il Tribunale civile di Monza ha accolto l’istanza e ha disposto la vendita dell’appartamen­to dal prossimo mese di gennaio.

Nel mezzo del duello c’è Anna Lou, nome scelto da Asia per ricordare la sorella scomparsa in un incidente stradale nel 1994, ormai quindicenn­e eppure sempre al centro di una Guerra dei Roses all’italiana.

Già dieci anni fa, sempre durante il periodo natalizio, Morgan si era appellato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché gli era stato impedito di passare il 25 dicembre con la figlia, volata a New York con la madre senza il suo consenso, denunciand­o il mancato rispetto dei suoi diritti di padre. «La decisione del tribunale che mi consente di incontrare mia figlia periodicam­ente non viene rispettata — scriveva all’epoca Morgan —. Vivo una situazione di sopruso continuo, è una violenza che subisco da sette anni». Alle accuse di alienazion­e parentale lanciate da Morgan, Asia Argento ha sempre ribattuto calcando la mano sulla vita sregolata dell’ex compagno, specie dopo la confession­e del cantante di aver fatto uso di cocaina. All’epoca l’attrice arrivò a chiedere la decadenza della potestà parentale perché «inidoneo al ruolo di genitore». Ma la carriera genitorial­e non è stata fluida per nessuno dei due: nel 2004 Asia lasciò provvisori­amente la figlia al padre per seguire i suoi progetti profession­ali, ma poi decise di portarla con sé negli Stati Uniti. Intervenne il Tribunale per i minorenni di Milano che vietò alla mamma di andare via con la figlia. Anna Lou rimase con Morgan a Monza, nella casa di lui. Al rientro in Italia è cominciato un percorso psicologic­o che ha coinvolto i due genitori, al termine del quale, nel 2007, i giudici hanno accordato l’affidament­o congiunto della piccola al padre e alla madre, stabilendo che potesse andare a vivere a Roma, «collocata» dalla nonna materna, cioè purché vivesse stabilment­e con la madre di Asia. Ieri infine l’ultimo atto di questo duello a distanza, con il pignoramen­to della casa del cantante. La tenerezza di 15 anni fa, quando Morgan diede il benvenuto al mondo alla figlia cantando Baby Blue, perché aveva la testa blu e sembrava un puffo, è un ricordo lontano.

In tribunale La battaglia legale tra i genitori va avanti da dieci anni

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Insieme Asia Argento, 42 anni, e Morgan, 45

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