«Eri il nostro Steve Jobs». Parata di chef per Marchesi
Milano, i grandi cuochi ai funerali. Oldani: visionario. Cannavacciuolo: apriva le menti. I nipoti suonano per lui
Un firmamento di chef stellati per lo «Steve Jobs della cucina». Centinaia di amici di famiglia, cuochi, appassionati gourmet e cittadini accorsi nella chiesa di Santa Maria del Suffragio di Milano per rendere l’estremo omaggio a Gualtiero Marchesi, scomparso martedì. All’arrivo del feretro, portato dai familiari, partono gli applausi. Panche affollate e molta gente in piedi. Presente la crème degli chef italiani: Massimo Bottura, Enrico Cerea, Antonio e Nadia Santini, Pietro Leemann, Claudio Sadler, Ernst Knam, Enrico Derflingher, Daniel Canzian, Fulvio Pierangelini. Iginio Massari. Davide Oldani ricorda Marchesi come «un visionario totale, lo Steve Jobs della cucina di 35 anni fa, l’unico in grado di levare pasta o riso dal menu del suo ristorante». Antonino Cannavacciuolo loda «lo spirito vincente del maestro: una sua parola ti apriva la mente». La Federazione dei cuochi italiani rende omaggio in divisa. All’ingresso, un cartello: «Adesso sei tra le vere stelle», ispirato dal rifiuto del maestro di ricevere i giudizi delle guide gastronomiche. A intervallare i passi della messa, le musiche di Piazzolla e Mendelssohn, suonate dai nipoti e dalla figlia Paola. Che, insieme alla sorella, Simona, alla fine ringrazia il padre «per averci insegnato a osare andando oltre gli schemi, per averci dato una filosofia di vita che vogliamo esprimere nella più alta forma artistica, la vita stessa». Negli ultimi tempi, «vederti chiuso in casa — continua Simona — mi ha fatto un certo effetto, perché quando ero piccola eri poco casalingo, ma mamma ci spiegava che dovevi perseguire i tuoi ideali, poi ho capito». Massimiliano Finazzer Flory legge un passo del «Codice Marchesi», la summa della filosofia dello chef e Pietro Leemann ringrazia «Gualtiero, per avere dato dignità a tutti noi cuochi». Un altro lungo applauso, all’uscita dal feretro. Poi, l’ultimo viaggio. Il maestro è stato tumulato a San Zenone Po (Pavia), nella tomba di famiglia.