Corriere della Sera

I 10 SEGRETI DI TEX WILLER

LA SUA PRIMA FRASE, I NEMICI, L’AMORE TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL RANGER

- di Andrea Galli

Dall’esordio in cui salvava una giovane indiana aggredita al successo inatteso che lo rese il personaggi­o principale dell’editore Settant’anni di avventure dell’eroe del West paladino dei deboli (che si doveva chiamare Killer, nome poi cambiato per evitare la censura)

1 Dove nacque la serie di Tex Willer e quale fu il prezzo in edicola?

Il primo numero debuttò il 30 settembre 1948 lanciato dalla casa editrice «Audace», l’antenata della «Sergio Bonelli editore», diretta da Tea Bertasi e con sede a Milano in via Saffi. L’albo, «sviluppato» in orizzontal­e, era piccolo (non molto di più delle dimensioni di un odierno smartphone) e costava 15 lire.

2 Chi ideò il fumetto? E il nome del protagonis­ta era quello originale ?

Il soggettist­a Gian Luigi Bonelli, nato a Milano nel 1908, è stato il patriarca del fumetto italiano. Ex marito di Tea, separandos­i le aveva lasciato la casa editrice con cui continuava a collaborar­e. Il creatore grafico fu Aurelio Galleppini in arte Galep, classe 1917 e originario della provincia di Grosseto. All’inizio il nome era Tex Killer ma Tea, per evitare le maglie della censura, lo cambiò all’ultimo in Tex Willer anche se la modifica non evitò più avanti le critiche di associazio­ni religiose. 3 C’erano forti attese alla vigilia? Macché.

Tex, con tutto rispetto, sarebbe dovuto essere un umile comprimari­o e accompagna­re il quindicina­le Occhio cupo, del genere cappa e spada, firmato dagli stessi due autori e sul quale l’«Audace» puntava le carte migliori. A Occhio cupo Galep lavorava di giorno dedicando il massimo delle energie, mentre per

Tex restavano le notti. Presto, dinanzi al successo di pubblico, le priorità si ribaltaron­o. 4 Con chi e con quali frasi esordì Tex Willer? Quel primo albo s’intitolava

Il Totem misterioso. Nella scena iniziale, ambientata come da didascalia in una «delle gole selvagge del Rainbow canyon», Tex «sta bivaccando dopo la lunga galoppata che lo ha portato oltre i confini del Texas». La sua prima frase fu: «Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole?». Una giovane indiana scappava da un gruppo di uomini. Tex, che era ricercato, montò sul cavallo Dinamite e la raggiunse. Lei: «Ma... Chi sei tu?...». Lui: «Hai mai inteso parlare di Tex Willer?». Lei: «Tex Willer, il fuori legge solitario?». 5 Brigante in fuga? Ma non parliamo di uno dei più famosi uomini di legge? Bonelli mutò presto le coordinate e lo trasformò in un ranger del Texas a difesa dei deboli. In concomitan­za Tex fece le conoscenze del primo dei suoi pards (soci), Kit Carson, altro ranger che anzi agevolò quella «conversion­e», un eterno brontolone allergico ai viaggi in treno, letale con Colt e Winchester, appassiona­to di universo femminile e mangiate nei saloon, con enormi bistecche e strati di patatine. 6 Quanti altri «pards» ci sono nel gruppo? Kit Willer è il figlio di Tex: ottimo cavaliere, coraggioso e con un papà «ingombrant­e» che gli ha tramandato le regole sacre dell’amicizia, della bellezza e dello stupore della vita, della costanza che premia sempre, della lotta contro ogni forma di discrimina­zione e razzismo. Tiger Jack, straordina­rio cacciatore di tracce e «soldato» resistente che ogni buon comandante vorrebbe, è un indiano Navajo e tra i più fedeli amici di Tex, a sua volta legatissim­o al popolo indiano. Anche per vincoli molto, molto personali.

7 Tex è figlio di indiani?

No, figlio di una coppia americana, Tex divenne il capo supremo delle tribù Navajos con il nome di Aquila della Notte, dopo il matrimonio con Lilyth, la mamma di Kit, scomparsa per un’epidemia di vaiolo «innescata» per vendetta da due balordi.

8 In quale periodo storico vive Tex Willer?

Non esistono riferiment­i precisi e categorici. Si ipotizza però, grazie alla presenza di alcuni dettagli — per esempio la tipologia dei modelli delle armi utilizzate ma non solo — che le avventure vadano collocate intorno al 1880.

9 Chi sono i principali nemici di Tex? Unicamente banditi? E ha alleati?

Intanto meglio parlare di avversari: Tex non è tipo d’alzarsi ogni mattina per andare alla guerra contro il prossimo. Oltre ai rapinatori, ricorrono gli arroganti proprietar­i terrieri che, con l’arruolamen­to di sicari, attaccano la brava gente dominando sui villaggi. Quanto agli alleati, sono pochi ma di valore: il poliziotto Tom Devlin, il bestione Pat Mac Ryan, lo scienziato El Morisco, Montales, un rivoluzion­ario entrato in politica...

10 Il fatto che Tex sia un ranger del Texas lo «confina» geografica­mente? Esce mai dagli Stati Uniti?

Per indagare e catturare i delinquent­i, Tex viaggia spesso: lo troviamo in Arizona, California, New Mexico, Alaska, Canada, Messico, a Cuba e perfino in Argentina e Cile.

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