Vigo: il divano-isola un sogno collettivo
Nanda Vigo non ha dubbi, non ha neanche bisogno di stare a riflettere. Risponde subito, pronta: «Il divano sarà uno dei pezzi più importanti dell’abitare nel prossimo anno». Attenzione però, la designer, classe 1936, una lunga lista di premi e collaborazioni in una carriera che ha sempre combinato arte e architettura al design puro, parlando di divano si riferisce a un modello preciso. Lo spiega. «Penso alla seduta con la parte allungabile, quel tipo comunemente definito isola», rivela. Racconta che confrontandosi con produttori e rivenditori, si è accorta che il sofà dove si possono appoggiare anche le gambe è diventato una sorta di sogno collettivo. «Mi azzardo a dire che oramai è un desiderio inconscio di tutti, molto trasversale», spiega, “e sono convinta che questo non sia determinato dalla comodità, dal fatto di potercisi sdraiare, di sentirsi completamente accolti, ma che la ragione sia altrove, che l’isola sia diventato un simbolo, il segno preciso di qualcosa che si è raggiunto».
Altri oggetti d’arredo che acquisteranno, nell’ambiente domestico, sempre più importanza? Ancora una volta Vigo non esita. «Sarà il televisore», afferma, «vedo che sia nella famiglia che nella coppia gioca un ruolo fondamentale, avendo sostituito il vecchio focolare domestico». E aggiunge: «Come è ovvio si tratterà di un apparecchio ultra tecnologico, dallo schermo sempre più sottile e dalle dimensioni quasi esagerate». Nel quotidiano, però, abbiamo intorno a noi anche tanti piccoli utensili, che ci facilitano la vita, soprattutto in cucina. Uno su tutti? «Il frullatore, con cui oramai si fanno miracoli, dal pesto fino al paté!».