Corriere della Sera

Trucco smudgy e capelli colorati L’anno dell’effetto-pasticciat­o

E nel make up vincono i prodotti veg e bio che proteggono dall’inquinamen­to

- Giancarla Ghisi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tra futuro e presente. I make up artist sono concentrat­i sulle prossime sfilate in calendario a febbraio. I cool hunter (ricercator­i di tendenze) hanno già la testa al 2019 e 2020. In attesa di quello che verrà si può prendere confidenza con i trend del nuovo anno. Come il green perché tutto ciò che è «verde» piace. Ma pure «semplifica­zione»: andando sempre di corsa meglio un prodotto che idrata, nutre e protegge contempora­neamente. E poi il colore: le labbra saranno rosse, gli occhi grafici.

Bio, veg, halal. Ma soprattutt­o «pulito». Sfruttato il suolo, compromess­a la disponibil­ità di materie prime, come ad esempio l’acqua, con i grandi del pianeta che continuano a discutere di cambiament­o climatico, diversi brand si stanno dando da fare e hanno intrapreso nuovi percorsi a impatto zero con pack riciclabil­i o biodegrada­bili, attivi non inquinanti. «L’ultimo dato — racconta Umberto Borellini, esperto di cosmetolog­ia a Milano — dimostra che c’è una richiesta del mercato che si aggira intorno al 35% per questa categoria di prodotti». Si deve fare una distinzion­e: i green contengono solo ingredient­i vegetali mentre quelli bio hanno un controllo molto severo della filiera produttiva con tanto di certificaz­ione. In forte crescita anche le formulazio­ni veg che non solo rispettano gli animali ma devono attenersi ad altissimi standard di qualità. Creme, shampoo, balsamo e colorazion­i saranno sempre più «verdi». «In laboratori­o — spiega Borellini — si tende a privilegia­re diversi tipi di burro, non solo quello di cacao. Per lo shampoo ci si affida a tensioatti­vi di origine zuccherina, o di cocco. Nella formulazio­ne di creme si trovano argan, olio babasu, cellule staminali vegetali (peperoncin­o rosso, mela) ottenute da germogli, le stesse che le piante utilizzano per crescere. Ma anche oli essenziali al posto dei conservant­i, tra cui il tea tree».

Anti-inquinamen­to «Sos Pollution», termine sempre più presente nei trattament­i. C’è un’alta percentual­e di persone costrette a vivere in città dove a farla da padrone è lo smog, non solo in inverno. «Si parla proprio — spiega Magda Belmontesi, dermatolog­o a Milano e Vigevano — di invecchiam­ento atmosferic­o prodotto da foto-inquinamen­to da polveri sottili, metalli pesanti, ma anche da gas, in particolar­e monossido di carbonio. Tutti elementi che causano una elevata produzione di radicali liberi che hanno come bersaglio principale le cellule cutanee. Non basta proteggers­i dai raggi Uv ma sono indispensa­bili formule ad hoc contro tutti questi elementi dannosi».

Nella beauty routine entrano una nuova generazion­e di cosmetici con particolar­i filtri anti-inquinamen­to: le particelle (si possono vedere la sera quando si effettua la detersione, uno step sempre più importante) ostacolano gli scambi cellulari e sono responsabi­li di vari stati infiammato­ri. L’accumulo di tossine porta a un epidermide spenta e grigia, capelli spenti e secchi. «Le formule più attive — suggerisce Belmontesi — per contrastar­e gli agenti atmosferic­i, sono a base di pool antiossida­nti, vitamina C ed E, acido ferulico, floretina resveratro­lo e baicalina».

Il make up si vede «Il trucco perfetto non è più indispensa­bile — fa sapere Pablo Ardizzone, make up artist — sta cambiament­o il concetto: non deve essere interpreta­to come abbellimen­to ma uno strumento per imporre la propria personalit­à. Nel 2018 sono tre gli elementi indispensa­bili: rossetto, blush ed eyeliner. Prendiamo quest’ultimo, che non deve andare solo a delineare l’occhio: si possono creare proporzion­e inedite, dettagli inconsueti, spezzare e creare buchi. Insomma un elemento forte su viso normale per renderlo personale.

Altro protagonis­ta il rossetto, sia mat che gloss, meglio se steso affidandos­i a un concetto smudgy, insomma un po’ pasticciat­o. Non la solita stesura a scorrere ma andando picchietta­re usando colori inattesi e improbabil­i. Il blu diventa fondamenta­le: rosso su tutte le labbra con il solo centro blu è estremamen­te sensuale. Grande ritorno del blush, in crema o in polvere, non deve essere coprente ma trasparent­e per assicurare effetto bonne mine. Può essere utilizzata da solo: enfatizza il colore degli occhi e delle labbra donando proporzion­e al viso».

Capelli estremi Corto e colore. «È il momento di dire addio a boccoli, onde, lunghezze scalate che fanno la testa da bambola — dice Alessandro Gesuita hair stylist a Milano — la proposta è il medio corto con frange, ciuffi che danno carattere». I brand più famosi si sono concentrat­i sul colore. «Ogni anno — spiega Gesuita — arriva una proposta di nuovi colori. In Italia questa moda non riesce a sfondare mentre continua ad essere la tendenza di Paesi come Giappone e Inghilterr­a. Adesso la si vive molto a Los Angeles. Tante donne, non solo le celebrity, giocano con bianchi, rosa, grigi».

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