Corriere della Sera

Casaleggio: troppi lacci? Una multa è il minimo per chi tradisce gli elettori

Lo stratega di M5S: vogliamo il vincolo di mandato

- di Emanuele Buzzi

Davide Casaleggio, perché questa rivoluzion­e nel M5S?

«La nuova associazio­ne era necessaria per consentire al Movimento di partecipar­e alle elezioni Politiche, viste le nuove leggi sui partiti. Ci lavoravamo da tempo. In più volevamo puntare sulla competenza: sia per la selezione dei candidati sia aprendo alle persone di buona volontà. La nostra stella polare rimane la democrazia diretta».

Non teme che i cambi possano creare uno scollament­o con la base?

«I nostri sostenitor­i sono sempre al nostro fianco, prova ne è lo straordina­rio contributo che stanno dando alla campagna elettorale con le piccole donazioni di media di 30 euro. Abbiamo raccolto in meno di un mese oltre 200.000 euro».

Lei nega che il M5S si stia avvicinand­o sempre più alla forma di un partito tradiziona­le eppure la presenza di figure come un capo politico o un tesoriere sembrano contraddir­la.

«Le ripeto che la nuova struttura è finalizzat­a alla partecipaz­ione alle Politiche. Il tesoriere esiste perché lo richiede la legge, ma il nostro non gestirà soldi dal momento che il Movimento 5 Stelle a differenza di tutti i partiti rifiuta i finanziame­nti pubblici. I partiti sono tali perché gestiscono soldi pubblici, noi li abbiamo sempre rifiutati e continuere­mo a farlo».

A proposito del capo politico: come deciderà la linea del partito? «È tutto spiegato nello Statuto».

L’obbligo di votare la fiducia, il controllo stretto del capo politico. Non saranno un po’ troppi i lacci per i parlamenta­ri? Alcuni, come la multa per i voltagabba­na, sembrano contrari alla Costituzio­ne. «Non è un mistero: vogliamo inserire il vincolo di mandato. È nel nostro programma dal 2013 e credo che sia atteso dalla stragrande maggioranz­a degli italiani. Una multa è il minimo per chi tradisce gli elettori che lo hanno votato. Dovrebbero farlo anche i partiti». Come pensa la possano rispettare gli esponenti della società civile che si candideran­no con voi?

«Per essere nelle liste del Movimento bisogna accettare questa condizione che è a garanzia prima di tutto dei cittadini». Nessun veto sulle alleanze. Avete cambiato idea?

«Luigi Di Maio ha spiegato molto bene qual è la posizione che terrà il Movimento dopo il voto nei confronti di tutte le forze politiche. Posizione che condivido in pieno».

Non teme falle nei vostri filtri per evitare la presenza in lista di esponenti non in linea con il codice etico?

«Presto sapremo quante sono le candidatur­e. Ma non temo falle. Il nostro codice Etico è chiaro così come i processi che abbiamo individuat­o per la selezione dei candidati. Mio padre in piazza San Giovanni disse che per cambiare l’Italia ci vogliono tre ingredient­i: l’onestà, la trasparenz­a e la competenza. A questo ci ispiriamo per la selezione dei candidati». Perché un contributo di 300 euro mensili agli eletti?

«Il contributo è per la piattaform­a informatic­a che sarà a disposizio­ne degli eletti per strumenti di condivisio­ne e collaboraz­ione online». Un contributo per Rousseau? Cioè?

«È uno strumento per la democrazia diretta. Stiamo sviluppand­o strumenti molto innovativi che saranno disponibil­i a partire dalla prossima legislatur­a. Rousseau sta continuand­o a evolversi e suscita sempre più curiosità in tutto il mondo perché è un unicum di cui andiamo orgogliosi».

Non siamo un partito La nuova associazio­ne era necessaria per consentire al Movimento di partecipar­e al voto

 ??  ?? Insieme I vertici M5S Luigi Di Maio, 31 anni, e Davide Casaleggio, 41 anni, ieri a Gorgonzola (Milano) (Ansa)
Insieme I vertici M5S Luigi Di Maio, 31 anni, e Davide Casaleggio, 41 anni, ieri a Gorgonzola (Milano) (Ansa)

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