E dopo Colonia è polemica a Berlino sull’area di sicurezza per le donne
Lo spettro delle aggressioni di Colonia aleggia su Berlino: centinaia di migliaia di persone sono attese nella capitale tedesca per festeggiare l’inizio del 2018 alla Porta di Brandeburgo e le autorità locali hanno predisposto una «Safety Area», un’area di sicurezza per sole donne. La paura è che si ripetano molestie di massa come quelle del 2016 a Colonia, quando gruppi di migranti sotto effetto di alcol e droga (per lo più giovanissimi nordafricani che vivevano di espedienti e si erano ritrovati tra il Duomo e la stazione centrale per passare l’ultimo dell’anno) palpeggiarono sistematicamente e per ore le centinaia di donne che passavano nella piazza. La scelta di istituire una zona protetta, però, ha causato subito polemiche: Antonia Niecke, presidentessa della Junge Union Deutschlands (l’organizzazione giovanile del partito cristiano democratico di Angela Merkel), l’ha definita «un segnale fatale», perché dà per scontato che si verifichino violenze sessuali. «Le misure di sicurezza — ha aggiunto — dovrebbero al contrario prevedere forme di prevenzione per impedire che le molestie avvengano». Critiche simili sono arrivate dal sindacato di polizia tedesco: «Significa dire che ci sono zone sicure e zone insicure — ha detto il presidente di DPolG Rainer Wendt —. È la fine della parità, della libertà e dell’autodeterminazione». A fomentare le polemiche è anche il nome (infelice) scelto per la «Safety Area»: non è infatti una zona riservata alle donne per partecipare alla festa, ma un presidio di assistenza dove eventuali vittime di violenze possono sporgere denuncia alla polizia, ricevere soccorso medico e psicologico. A Colonia infatti le denunce della donne molestate erano state raccolte con lentezza. A Berlino sono previste infine anche misure anti terrorismo: blocchi in cemento per auto e tir, divieto di portare zaini, perquisizioni. Mentre nel Nord Reno Vestfalia saranno inviati cinquemila agenti in più, di cui solo 1.400 a Colonia.