Corriere della Sera

Le scelte di Greta, stella in ascesa: sono ambiziosa, no ai ruoli facili

Scarano protagonis­ta sugli schermi da «Suburra» a «Il nome della rosa»

- Chiara Maffiolett­i

«Faccio l’attrice non perché abbia mai avuto desiderio di finire sulle copertine dei giornali. Faccio questo lavoro per vocazione, tipo suora». Greta Scarano ha 31 anni ed è tra i volti della sua generazion­e più cercati dal cinema e dalla tv. Bellissima e provocante, la vocazione parrebbe l’unica cosa che ha in comune con una suora. Lei però spiega così come è riuscita nel salto che ha fatto prendere il volo alla sua carriera. «Sono diventata molto selettiva. Non potrei più recitare in progetti che non mi piacciono. Piuttosto vado a fare la commessa a New York». E a Roma? «No a Roma no», ride.

La sua prima grande occasione è stata con Un posto al

sole: «Volevano rendere più centrale il mio personaggi­o ma ho rifiutato. Volevo crescere. Lo stesso con Squadra Antimafia: quando ho deciso l’uscita non avevo alternativ­e, ma dopo tre anni volevo fare altro. Sono piuttosto audace». Sono arrivati così Suburra, poi Smetto quando voglio - Ad Honorem. E ancora La linea verticale, serie di Rai3 di cui sarà protagonis­ta (dal 13 gennaio) con Mastandrea, e Emanuela Loi, su Canale 5 il 28 gennaio. «A forza di dire no, era un anno che, anche se per mia scelta, non lavoravo. Da gennaio, partirà tutto insieme». Anche le riprese di In

nome della rosa, serie con Turturro e Rupert Everett. «Un miracolo. Non nego di aver rifiutato alcuni lavori nella speranza che questo, che era all’orizzonte, andasse in porto».

«Avevo sei anni quando ho iniziato a recitare. Ogni tanto mi domando se avrei fatto questo mestiere se mio padre, che è medico, non mi avesse indirizzat­a». Nel dubbio, un modo per ritornare il favore «è fare sì che le persone vadano al cinema perché ci sono io. Fossero anche solo i miei genitori. Ma voglio rispettare un patto, per cui se faccio parte di un progetto, deve essere bello». Per le donne, ammette, «è più complicato. Ne parlavo con il mio amico Alessandro Borghi: lui diceva come spesso ci siano ruoli a cui non puoi dire di no. Per le donne invece si scrive meno, sono il più delle volte personaggi minori, si scivola nei luoghi comuni. Un disastro, la situazione è complicati­ssima». Per questo, «rifletto su ogni scelta. Ci vuole molta intelligen­za».

La bellezza è un vantaggio o una zavorra? «Le devo moltissimo: se tante cose sono successe è perché ho questa faccia. D’altra parte, c’è sempre il pensiero di dover far capire che c’è qualcosa oltre il mio aspetto». Diventa «un filtro» che «spessissim­o» si è trasformat­o in pregiudizi­o: «Gli episodi sono molti. Un regista ha ammesso, dopo avermi parlato: non pensavo fossi intelligen­te». Per questo si è inventata diverse vie di fuga: «Oltre a studiare, per reazione ho imparato a fare il cubo di Rubik: dà soddisfazi­one risolverlo davanti a chi non se lo aspettereb­be».

Non in molti si aspettereb­bero anche di vederla suonare le percussion­i: «Parlando di pregiudizi, verso le donne che suonano la batteria non si contano. Per questo mi ci sono messa. Così oltre a dire: ah, vedi? Sa anche parlare. Ah vedi? Legge anche dei libri. Possono dire: ah vedi? Suona anche la batteria».

Sullo scandalo molestie nel suo ambiente ha idee precise: «Bisogna preservars­i. Io ai provini andavo sempre con mia madre. Sono femminista ma in Italia, a differenza degli Stati Uniti, la cosa è stata gestita dai media in modo sbagliato». In che senso? «Sono state distrutte delle vite: i processi vanno fatti nei tribunali». Così non si minimizza lo sforzo delle donne che hanno parlato? «C’è chi ha vissuto un trauma vero, chi ha ingigantit­o. Gli elementi vanno analizzati nei luoghi della giustizia proprio perché l’enorme sforzo di chi ha parlato non finisca nel calderone della macchina del fango».

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 ??  ?? Sul set A sinistra, Greta Scarano con Alessandro Borghi in «Suburra»; a destra con Michele Alhaique nel film «Qualche nuvola»
Sul set A sinistra, Greta Scarano con Alessandro Borghi in «Suburra»; a destra con Michele Alhaique nel film «Qualche nuvola»
 ??  ?? Sensuale Greta Scarano, attrice di cinema e tv, è nata a Roma il 27 agosto 1986
Sensuale Greta Scarano, attrice di cinema e tv, è nata a Roma il 27 agosto 1986

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