Corriere della Sera

«Al voto per la lotta contro i populismi»

Tajani: Salvini ha rinunciato all’idea di uscire dalla moneta unica

- di Paola Di Caro

Antonio Tajani al Corriere: «La disaffezio­ne al voto lascia spazio ai populismi» ma «il centrodest­ra può vincere». E sulla Lega: «Salvini ha rinunciato all’idea di uscire dalla moneta unica».

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha toccato «un punto cruciale» con il monito ai partiti perché si impegnino a riportare gli italiani alle urne. E Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, lo fa suo. Andando oltre: «La disaffezio­ne verso il voto, che in Italia non è un dato fisiologic­o ma un segno di malcontent­o diffuso, lascia spazio all’avanzata del populismo e mette a rischio la stabilità del Paese. Ma per combatterl­a c’è un solo modo: riportare il dibattito politico sui temi concreti confrontan­dosi in questa campagna elettorale su proposte, realistich­e e non fantasmago­riche, su almeno quattro temi essenziali: lavoro e sviluppo, immigrazio­ne, terrorismo ed Europa».

Sta dicendo che, a due mesi dal voto, i partiti non lo stanno facendo?

«Siamo solo all’inizio della corsa, ma è bene essere chiari: da presidente della massima istituzion­e europea mi sento di fare un appello a tutti perché non si assista ad una rissa, ma a un confronto sui programmi. Un’Italia forte e con le idee chiare serve all’Europa, e nello stesso tempo solo un’Italia forte e con le idee chiare può pretendere che questa Europa cambi e sia più vicina ai cittadini, con meno burocrati e più politica».

Lo schieramen­to di cui lei fa parte, il centrodest­ra, non sembra però così coeso sui temi che lei ha indicato, non è un problema?

«Io credo che il centrodest­ra abbia tutte le carte in regola per vincere le elezioni presentand­o un programma credibile: sull’economia è condivisib­ile l’obiettivo dell’abbassamen­to della pressione fiscale — anche con la flat tax —, della riduzione del cuneo fiscale che potrebbe avvenire anche utilizzand­o i fondi europei per le aziende disposte ad assumere giovani, della sbrurocrat­izzazione e dello sblocco dei pagamenti alle aziende da parte della pubblica amministra­zione. Ma bisogna che questi temi siano al centro del dibattito, non laterali».

Sull’Europa però ancora non si è capito se Lega e FI siano in sintonia.

«A me pare che Salvini abbia ormai abbandonat­o l’idea di una ipotetica quanto irrealizza­bile uscita dall’euro: la sua richiesta di cambiare i trattati è giusta, ma appunto adesso vanno formalizza­te le posizioni e rilanciate. E va fatto su questo come sul tema dell’immigrazio­ne, e la contrariet­à espressa dal centrodest­ra allo ius soli mi pare giusta, perché è un tema che si può affrontare solo in ottica europea e non nazionale, come quello del terrorismo, pericolo ancora reale e concreto».

Insomma, non si aspetta una spaccatura tra Berlusconi e Salvini, e magari un’alleanza tra M5S e Lega dopo il voto?

«Escludo un’alleanza di questo genere, credo nella lealtà assoluta da parte della Lega da questo punto di vista».

Da uomo del centrodest­ra lei auspica una vittoria del suo schieramen­to, ma da rappresent­ante dell’Europa cosa si aspetta dal voto in Italia?

«In Europa ci si aspetta stabilità. Io credo che possa assicurarl­a il centrodest­ra, ma in ogni caso servirà un governo stabile, indispensa­bile per noi come per l’assetto e gli equilibri generali di un’Europa all’anno zero, da ricostruir­e e rilanciare. Non si può lasciare che i progetti e le spinte arrivino solo da Merkel e Macron».

Se il centrodest­ra vincesse, o se si arrivasse a un governo di larghe intese, per molti potrebbe essere lei l’uomo adatto a governare l’Italia.

«Il mio posto è in Europa. La presidenza di un italiano di una istituzion­e come il Parlamento europeo dà lustro al nostro Paese, e io intendo rimanere al mio posto fino alla fine della legislatur­a. Seguo la politica italiana, la vivo, ma il mio auspicio è solo uno: che Silvio Berlusconi possa tornare al più presto a guidare il centrodest­ra grazie al verdetto che aspettiamo dalla Corte di Strasburgo».

Le alleanze «Escludo un’alleanza con i Cinque Stelle, credo nella lealtà assoluta della Lega»

 ??  ?? Presidente Antonio Tajani, 64 anni, all’Europarlam­ento nel Giorno della Memoria del 2017 (Epa)
Presidente Antonio Tajani, 64 anni, all’Europarlam­ento nel Giorno della Memoria del 2017 (Epa)

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