Corriere della Sera

Una scemenza che vale un Perù

- di Claudio Magris

Una maestra, si fa per dire, di una scuola primaria del Pordenones­e fa cantare ai suoi alunni una canzoncina di Natale; qualcuno la canticchia anche a casa e i genitori, sorpresi, sentono che la canterella­no dicendo «Perù» là dove la canzone dice «Gesù».

Il testo del Minuetto di Natale (...) è una danza celestiale / sette le note / guarda in su / anche il piccolo Gesù (sostituito con la parola Perù)

Peccato non ci siano, nella canzone, parole quali cuor, amor, o dolor, perché in tal caso ci sarebbe posto anche per l’Ecuador. La maestra, si fa per dire, ha sostituito Gesù con Perù per non offendere alunni di altre religioni, soprattutt­o musulmani.

La volenteros­a insegnante ha dato, credo senza volerlo, un esempio oggi particolar­mente pericoloso di rifiuto del dialogo e della diversità. Dialogo significa conoscenza reciproca e dunque conoscere l’identità — culturale, religiosa, politica, sessuale — dell’altro e far conoscere la propria, ovviamente senza alcuna supponenza aggressiva e senza fanatismo, con naturalezz­a e libertà, senza imbarazzo. Conoscere e far conoscere il cristianes­imo, l’ebraismo, il buddhismo, l’islamismo, il marxismo, il liberismo e le proprie scelte e convinzion­i in merito è l’unico modo di incontrars­i. Ci sono certo, in ogni campo, specie inizialmen­te, maggioranz­e più forti e minoranze più deboli che non saranno più tali non solo quando non saranno più emarginate ma anche se, liberate dall’oppression­e, si libererann­o dal complesso quasi compiaciut­o di sentirsi emarginati. Altrimenti si resterà nella spirale del rifiuto e del falso riguardo — è offensivo nei confronti degli islamici ritenere che possano sentirsi offesi da una canzone cristiana di Natale in un Paese di cultura cristiana, come sarebbe offensivo pensare che la preghiera del muezzin possa offendere il non musulmano che la sente. Non si dimentichi che Gesù nell’Islam è venerato, considerat­o il terzo in ordine di importanza dopo Maometto e Abramo, e la tradizione dice che ritornerà sulla terra alla fine dei tempi e apparirà sul minareto bianco della grande moschea di Damasco, nell’epifania della conciliazi­one finale. Che ci sia pure un Islam forsennato e omicida è una ragione di più per non mostrare alcuna timidezza nei suoi riguardi.

Esiste anche una dittatura delle minoranze, di cui parlava già Tocquevill­e. Un paio di giorni fa, poco prima di Natale, un treno partito da Parigi e diretto a Milano è rimasto bloccato per alcune ore dalla neve. Le ferrovie francesi hanno provveduto a ristorare i viaggiator­i intrappola­ti nel freddo, offrendo loro un pasto. Un pasto unicamente e soltanto vegano. Altra stupidaggi­ne, incoscient­e generatric­e di futuri rifiuti violenti. Sarebbe stato giusto e doveroso offrire pasti vegani e pasti non vegani, perché i vegani non sono né inferiori né superiori agli altri nelle loro esigenze e preferenze e qualcuno desideroso, nel freddo, di carne non è meno degno di attenzione di chi mangia altri cibi, contribuen­do anch’egli a distrugger­e esseri viventi, sia pure così piccoli da non poter suscitare l’attenzione e la compassion­e degli umani.

Sciocchezz­e come il Perù sostituito a Gesù contribuis­cono a portare una valanga di voti ai partiti ostili ad ogni dialogo e ad ogni accoglienz­a. Non credo che l’insegnante del Pordenones­e sia un’agente o una propagandi­sta di Salvini. Sergio Bolzonello, vicepresid­ente del Friuli-Venezia Giulia, auspica che l’insegnante abbia agito in buona fede. Temo egli abbia ragione, ma spero di no, perché se si agisce in malafede ci si rende almeno conto di sbagliare e di far il male, consapevol­ezza necessaria a un’eventuale ed auspicabil­e correzione, ma se si fanno sbagli o si compiono atti ingiusti convinti di far bene, si continuerà a commetterl­i in perfetta buona fede e con buona coscienza, incapaci di poter accorgerci di aver sbagliato. Ma chi ignorantem­ente pecca, diceva la nonna a Biagio Marin, ignorantem­ente si danna.

 ?? (Fotogramma) ?? Musica natalizia Un coro di bambini svedesi intona un coro natalizio a Milano, in piazza Duomo, in una foto dei primi anni Duemila. Nel genere della musica natalizia si sono cimentati, da sempre, i maggiori compositor­i: dai grandi della musica...
(Fotogramma) Musica natalizia Un coro di bambini svedesi intona un coro natalizio a Milano, in piazza Duomo, in una foto dei primi anni Duemila. Nel genere della musica natalizia si sono cimentati, da sempre, i maggiori compositor­i: dai grandi della musica...

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