Corriere della Sera

Donna usata come scudo. Il pregiudica­to: non so nulla

L’anziana uccisa a Bitonto. Minniti oggi a Bari per un vertice sulla sicurezza con polizia e magistrati

- Bepi Castellane­ta

Minacce e aggression­i, azioni dimostrati­ve e proclami di vendetta, una lunga catena di scontri, gli ultimi avvenuti pochi giorni prima del quarto d’ora di terrore e morte che ha cancellato la vita di una donna innocente. È questo lo scenario che sta affiorando dalle indagini di polizia e carabinier­i sull’omicidio di Anna Rosa Tarantino, 84 anni, uccisa sabato a Bitonto da due pallottole vaganti, finita sulla linea di fuoco dei killer che sparavano contro un pregiudica­to, Giuseppe Casadibari, 20 anni, rimasto ferito. Per fare il punto su una situazione incandesce­nte, il ministro dell’Interno Marco Minniti sarà oggi a Bari e alle 11 presiederà in prefettura un comitato per la sicurezza con polizia e magistrati. «Consegnerò al ministro il dolore di tre giorni e l’amarezza di decenni di una città», scrive su Facebook il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchi­o, che parteciper­à alla riunione insieme al primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

Polizia e carabinier­i scavano a ritroso per ricostruir­e il contesto in cui si è consumato l’agguato di Bitonto: prima una misteriosa sparatoria che non ha provocato feriti, poi la sventaglia­ta contro le case popolari nel feudo del clan Conte, quindi la spedizione punitiva nel centro storico roccaforte della cosca dei Cipriano.

«Non mi sono accorto di niente, parlavo al telefono, ho scambiato il rumore dei colpi per botti di fine anno», ha dichiarato agli investigat­ori il pregiudica­to ferito. Il quale ha negato di aver utilizzato la donna come scudo. I funerali dell’84enne saranno celebrati oggi alle 16 in Cattedrale mentre alle 19 i sindaci della Città metropolit­ana scenderann­o in piazza per manifestar­e contro l’offensiva della criminalit­à. A Bitonto è lutto cittadino. Ma qualcuno, durante la notte del 31, ha fatto esplodere diversi petardi a pochi metri dal luogo dell’omicidio.

Le indagini Minacce, aggression­i e azioni dimostrati­ve: dietro l’agguato una guerra tra clan

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