Rimborsi Iva sul conto corrente, tempi ridotti a 70 giorni
Restituiti 16 miliardi a famiglie e imprese. In 12 mila chiedono lo storno del canone Rai. Le novità
Dimezzati negli ultimi tre anni, si stringono ancora i tempi per il rimborso dell’Iva alle imprese, che restano tuttavia ancora lunghi. Da ieri è in vigore un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che stabilisce l’accredito diretto dei rimborsi pagati dall’Agenzia sul conto corrente bancario delle imprese beneficiarie, evitando il passaggio intermedio delle tesorerie provinciali dell’Agenzia. L’accredito diretto, sostiene l’istituto, consentirà di accorciare i tempi medi di rimborso di circa tre settimane, dagli attuali 90 a 70 giorni (erano 180 giorni nel 2014).
I rimborsi Iva hanno riguardato, nel 2017, oltre 68 mila imprese, professionisti e artigiani, che hanno ottenuto dall’Agenzia la restituzione di 12 miliardi di euro. I maggiori importi sono stati quelli restituiti alle imprese della Lombardia, oltre 4,5 miliardi di euro (206 mila rimborsi solo nell’area metropolitana di Milano, per un controvalore di 3,2 miliardi di euro). Nel Lazio i rimborsi Iva 2017 sono ammontati a 2,8 miliardi, in Emilia Romagna e Piemonte a 1,4 miliardi, in Veneto a 1,2. Nella graduatoria dei rimborsi Iva spicca il caso dell’Abruzzo, una regione piccola che recupera la bellezza di 925 milioni di euro, il doppio dei rimborsi ottenuti dalle imprese in Campania e Puglia (450 milioni circa) e venti volte quelli della Basilicata (48 milioni di euro).
Nel complesso, tutti i rimborsi fiscali erogati nel 2017 sono stati pari a 16 miliardi di euro, con una crescita di circa il 13% rispetto al 2016, e ne hanno beneficiato 3 milioni e 400 mila soggetti, tra famiglie e aziende. Il grosso è rappresentato dall’Iva anticipata e restituita alle imprese, ma ci sono anche 1,3 miliardi di euro di rimborsi Ires a 11 mila imprese e un altro miliardo di euro di rimborsi di imposte dirette dovute alla deducibilità dell’Irap, che ha interessato altri 946 mila richiedenti.
I rimborsi alle famiglie sono stati 2,3 milioni per una somma totale di 1,8 miliardi di euro, per una media di circa 800 euro a testa. Più di 600 milioni di euro sono stati erogati a 760 mila contribuenti senza datore di lavoro che avevano presentato il modello 730 a luglio. Nel conto dei rimborsi del 2017 (segnalati ai contribuenti anche con 38 mila sms) c’è anche un milione di euro restituito ai cittadini che hanno dichiarato di non possedere apparecchi televisivi e chiesto il rimborso del canone Rai pagato con la bolletta elettrica. Le richieste, nel 2017, sono state ben 12 mila.
L’accelerazione dei rimborsi Iva è il primo atto formale di un anno, il 2018, denso di novità fiscali. A cominciare dalle date di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, che vengono unificate e razionalizzate. Il termine massimo per la presentazione della precompilata sarà il 23 luglio, quello per Redditi, 770 e Irap sarà il 31 ottobre.
Entro il 15 maggio, invece, dovranno essere presentate le richieste per l’eventuale adesione alla rottamazione «bis» delle cartelle di Equitalia, che copre gli atti emessi tra il 2000 ed il 2017, col pagamento degli importi, ma senza sanzioni e interessi. Cambiano anche le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’ecobonus, e ne arrivano di nuove (19% per una spesa massima di 250 euro) per gli abbonamenti a metro, bus e treni.