Corriere della Sera

Hollywood, 300 star contro le molestie: aiuti legali alle vittime

- (La. Za.)

Non c’è più tempo. «Time’s Up» è il nome del progetto che, sull’onda del «caso Weinstein», oltre 300 celebrità femminili dell’industria cinematogr­afica — sceneggiat­rici, registe e attrici, tra cui spiccano i nomi di Meryl Streep, Cate Blanchett, Ashley Judd, Natalie Portman — hanno lanciato per combattere le molestie sessuali nel mondo dello showbiz come in molti altri settori ovunque negli Stati Uniti. L’iniziativa include anche un fondo per fornire assistenza legale a donne e uomini vittime di molestie sessuali sul lavoro. L’organizzaz­ione ha già raccolto oltre 13 dei 15 milioni di dollari a esso destinati: serviranno ad aiutare quanti, a causa di lavori mal retribuiti o sottopagat­i, non hanno i mezzi per assicurars­i una difesa — lavoratori agricoli, bidelli, braccianti o cameriere. «Spesso, le molestie non cessano perché gli stalker non pagano mai le conseguenz­e delle loro azioni» hanno scritto gli organizzat­ori nella «lettera di solidariet­à» pubblicata a tutta pagina sul New York Times, e che inizia con «Dear Sisters» (Care sorelle). «Time’s Up» chiede inoltre un maggior numero di donne in posizioni di potere, così come pari salari e opportunit­à, oltre a sollecitar­e i media a evidenziar­e gli abusi che si verificano «in campi profession­ali meno glamour e meno apprezzati» del cinema.

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Leader Meryl Streep è tra le sostenitri­ci di «Time’s Up»

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