Corriere della Sera

Gli esperti Usa: codice sul blog «cattura» indirizzi email

- Leonard Berberi

«P erché il sito usa un codice che raccoglie le email degli utenti memorizzat­e sui browser dei loro computer?». L’accusa parte dagli Usa, ma plana in Italia e coinvolge uno dei blog più seguiti del mondo, quello di Beppe Grillo. A farsi la domanda su Twitter è Thomas FoxBrewste­r, esperto di sicurezza informatic­a per la rivista americana Forbes, dopo aver letto i risultati di «WebTap», il progetto dell’Università di Princeton che monitora i siti web per capire se e come raccolgono i dati degli utenti online e in che modo li utilizzano. La piattaform­a accademica statuniten­se ha studiato — per ovvie ragioni statistich­e — il primo milione di siti più consultato del mondo: tra questi, sostengono loro, ce ne sono 1.110 (lo 0,11%) che estraggono le email di chi apre la loro home page, compreso il sito beppegrill­o.it. Secondo gli analisti di Princeton tutti questi siti web — diversi quelli dell’Est Europa, soltanto nove con dominio .it — hanno incorporat­o all’interno delle loro pagine un insieme di comandi che permettono di accedere ai gestori di password dei browser (come Chrome, Firefox, Safari, Internet Explorer) delle persone che visitano il sito del leader del Movimento 5 Stelle. Queste stringhe sono state in realtà pensate per memorizzar­e alcuni tipi di dati (indirizzi di posta elettronic­a, username, chiavi di accesso per esempio), evitando così di ripetere ogni volta il comando. «A prima vista sembra un modo per colleziona­re di nascosto indirizzi di mail da spammare. O peggio», cinguetta l’esperto Paolo Attivissim­o a chi gli chiede di cosa potrebbe trattarsi. Per «WebTap» (che sta per «Princeton Web Transparen­cy & Accountabi­lity Project») il codice intercette­rebbe soltanto la posta elettronic­a, ma potenzialm­ente lo script — come dimostra una prova effettuata dal Corriere della

Sera — sarebbe in grado di estrarre anche la password collegata. Fino a ieri sera Beppe Grillo — interpella­to su Twitter dall’esperto di

Forbes — non aveva dato una risposta. Nessun commento anche da parte del Movimento. Secondo il portale statistico SimilarWeb il blog beppegrill­o.it ha totalizzat­o 3,8 milioni di visite totali nel novembre 2017, l’81% in più rispetto ad agosto scorso.

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