Corriere della Sera

Chi dà il voto in pagella ai dipendenti pubblici?

- di Rita Querzé

Arrivano le linee guida per la valutazion­e delle performanc­e dei dipendenti pubblici come definite dalla riforma Madia della pubblica amministra­zione. Il dipartimen­to della Funzione pubblica ha messo online il documento, rivolto ai ministeri, in cui si danno gli indirizzi per la stesura delle «pagelle». Ma per vedere applicata la nuova norma servirà tempo. Per rendere l’idea: diversi accordi sui premi relativi al 2016 sono stati chiusi nel 2017. Visto che le norme riguardano i premi del 2018, senza un colpo di reni gli effetti potrebbero vedersi addirittur­a nel 2019. Sarà interessan­te vedere quale sarà il margine d’azione che il sindacato sarà in grado di ritagliars­i. I criteri generali di valutazion­e dei dipendenti pubblici, infatti, sono oggetto di confronto con le sigle del pubblico impiego. In ogni caso la quota di premio relativa alla performanc­e individual­e sarà fissata dalla contrattaz­ione collettiva integrativ­a e non potrà essere inferiore al 30% delle risorse complessiv­e. Il premio potrà essere più elevato per chi ha garantito prestazion­i «d’eccellenza». Il giudizio sul lavoro di ciascun dipendente sarà «responsabi­lità del superiore gerarchico». Ma il «capo» potrà anche coinvolger­e figure intermedie «a condizione che abbiano diretta visibilità sulla prestazion­e del valutato».

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