Corriere della Sera

Calenda: attacchi tristi dalle truppe del segretario

- Virginia Piccolillo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Triste, squallido e innocuo. Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo, ha definito così, il «film già visto» degli attacchi subiti «dalle truppe renziane». «Lo fanno ogni volta che devio dalla linea ufficiale o esprimo un pensiero autonomo», ha scritto il ministro sui social.

Immediata la replica del renziano Michele Anzaldi:«Una caduta di stile, spero sia colpa del suo “ghost writer”».

Lo scontro è sull’idea lanciata da Matteo Renzi di abolire il canone Rai. Calenda, non l’ha accolta affatto di buon grado. Ha fatto notare la contraddiz­ione con la linea di un anno fa, quando il canone venne messo in bolletta. E ha posto come condizione per la sua collaboraz­ione alla stesura del programma del Pd, la cessazione di «battute estemporan­ee alla Truman Show». «Mi colloco nel centrosini­stra e ne sono fiero e orgoglioso. Ma occorre lavorare in squadra», ha spiegato. Soprattutt­o se si parla di una proposta che rientra nella sfera di competenza dello Sviluppo come la Rai — ha aggiunto — sarebbe utile definire insieme il come e perché di un cambiament­o di linea sul canone prima di trasferirl­o ai giornali».

«Le parole di Calenda mi sembrano eccessivam­ente violente» ha dichiarato Anzaldi, segretario pd della Vigilanza Rai. «Soprattutt­o — ha rimarcato — se riferite a un “a quanto si apprende”. Sono sicuro che sia stato il suo ghost writer, perché sarebbe una incomprens­ibile caduta di stile da parte di un ministro».

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