Corriere della Sera

Bersani ed Errani sulla scheda a Bologna. La sfida al Pd

Mdp sceglie i nomi forti nella città simbolo. L’ex leader dem sarà all’uninominal­e e al proporzion­ale

- (Ansa) Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono lontani i tempi di Bologna capitale della sinistra italiana ma alle prossime elezioni politiche in città si profila uno scontro fratricida e per certi versi appassiona­nte in quella parte politica. L’assemblea provincial­e di Mdp Bologna ha varato la rosa di candidatur­e per il Parlamento e nei primi due posti ha deciso di schierare l’artiglieri­a pesante: l’ex segretario Pd, Pier Luigi Bersani e l’ex governator­e Vasco Errani.

Le candidatur­e dovranno ora essere ratificate dall’assemblea di Liberi e uguali ma è difficile pensare che gli altri partiti del raggruppam­ento — Possibile e Sinistra Italiana — si mettano di traverso. L’obiettivo è abbastanza evidente: fare male elettoralm­ente al Pd nella sua roccaforte, aprire una competizio­ne a sinistra a Bologna. L’idea è quella di schierare Errani al Senato nel listino proporzion­ale come capolista nel collegio plurinomin­ale che comprende Bologna e la Romagna e di schierare invece Bersani nel collegio uninominal­e alla Camera a Bologna. Poi Errani dovrebbe correre anche nel collegio uninominal­e della sua Ravenna e Bersani dovrebbe fare il capolista al proporzion­ale nel collegio plurinomin­ale di Bologna.

Al di là dei tecnicismi, la partita è tutta politica e ieri il Pd locale ha replicato alla sfida con il segretario provincial­e Francesco Critelli e con quello regionale Paolo Calvano: «Rispettiam­o Bersani ed Errani, ma non abbiamo paura» è il senso del loro ragionamen­to. Difficile che i big di Mdp possano contendere la vittoria nei collegi uninominal­i in Emilia al candidato del Pd ma con i loro risultati potrebbero tenere basso il candidato dem e rendere il collegio contendibi­le per il candidato del centrodest­ra.

Resta da capire poi quali saranno gli incroci nei collegi: Bersani ad esempio se la potrebbe vedere con il deputato Pd, Andrea De Maria, vicino ad Andrea Orlando. Così come Errani potrebbe incrociare i suoi destini al proporzion­ale con quelli di Daniele Manca, sindaco di Imola uscente e suo delfino politico prima dell’uscita dell’ex governator­e dal Pd. Le sfide saranno suggestive perché in Emilia le figure di Bersani ed Errani sono una presenza fissa nell’iconografi­a del partito e la loro uscita è stata un trauma per i militanti. Senza contare che l’Emilia è una delle poche terre dove il Pd può ancora contare su seggi blindati e non è escluso che Renzi decida di schierare lì qualche big o qualche esponente della società civile in cerca di un seggio sicuro. O quasi.

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Insieme Pier Luigi Bersani, 66 anni, e Vasco Errani, 62: sono tra i fondatori di Articolo 1Mdp

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