«Ho 29 custodi su 72 ma siamo tutti uniti Apriremo venti Domus»
Sinergia tra dirigenti e personale. È una delle chiavi del successo di Ercolano (+17.3% con 470.123 visitatori), assicura il direttore del sito archeologico campano, che dal 10 aprile 2016 è guidato dall’archeologo Francesco Siravo , classe 1964, una lunga esperienza scientifica e gestionale. «Senza l’entusiasmo e il coinvolgimento dei dipendenti, nulla sarebbe stato possibile. Se ora il Parco comincia a marciare come stiamo vedendo, lo si deve alla forte motivazione di una squadra. L’organico è in soffrenza: i custodi sono solo 29 e dovrebbero essere, secondo il ministero, 72. Eppure, tutti insieme siamo riusciti a realizzare miracoli». «Entro primavera contiamo di poter riaprire finalmente le splendide 20 Domus già messe in sicurezza, grazie ai fondi di HP Packard che sostiene Ercolano dal 2001, ma ancora chiuse per problemi organizzativi e burocratici. Ora l’autonomia gestionale e finanziaria, con la riforma Franceschini, ci mette nelle condizioni di poter contare già dal 15 gennaio su altri sei addetti all’accoglienza che arriveranno da Ales (la società in house del ministero per i Beni culturali, ndr) e altri ne arriveranno appunto in primavera». L’autonomia finanziaria, spiega l’archeologo «ci permette di progettare e investire. In questo caso penso non ci sia miglior progetto economico della riapertura al pubblico, per esempio, della Casa del Tramezzo di Legno, l’unica residenza del mondo antico con una parte lignea con tre porte, utilizzate dal padrone di casa come una vera e propria quinta teatrale per i suoi diversi rapporti privati e pubblici. O della riconsegna alle visite della Casa dei Cervi, una villa urbana». In vista c’è anche un ciclo di manutenzione per i prossimi tre anni «seguendo le direttive Unesco, perché siamo Patrimonio dell’umanità».