CENTO BREVI FAVOLE AL FEMMINILE, SUCCESSO A SORPRESA IN LIBRERIA
Quale editore avrebbe mai scommesso a occhi chiusi su una raccolta illustrata di cento brevi biografie di donne (per quanto straordinarie) raccontate in forma fiabesca: «C’era una volta la ciclista Alfonsina Strada, la giornalista Anna Politkovskaja, la scrittrice Astrid Lindgren, la regina Cleopatra, la scrittrice Isabel Allende, la scienziata Rita Levi Montalcini, l’artista Yoko Ono, l’architetta Zaha Hadid eccetera». I testi brevi non tirano, i libri illustrati stentano, le biografie arrancano, le favole interessano solo i bambini... Ma questo mix di ingredienti editorialmente insapori è imprevedibilmente diventato un successo. A dimostrazione che l’editoria non è un’alchimia di marketing, niente avrebbe fatto pensare a nessuno che le Storie della buonanotte per bambine ribelli
(Mondadori) potesse esorbitare dall’ambito dell’infanzia e diventare il titolo (per tutti) più venduto del 2017: 470 mila copie e traduzioni in 39 Paesi. Nato come operazione di «crowdfunding» in America, il libro si deve a Elena Favilli, giornalista-semiologa laureata a Bologna, e a Francesca Cavallo, scrittrice e regista teatrale. Le autrici, i cui nomi non compaiono in copertina ma solo nel frontespizio, vivono in California e insieme hanno creato Timbuktu Labs, la prima rivista per bambini pensata apposta per il tablet. Ha ragione Antonio D’Orrico quando vede un grottesco pericolo nella tentazione di trasformare le favole in apologhi politicamente corretti (il cui principe della Bella Addormentata sarebbe in odore di molestie). Ma Le storie della
buonanotte dimostrano la banale verità del motto popolare secondo cui la realtà (anche quella politicamente corretta per così dire in natura) è ancora più fantasiosa della finzione. Però colpisce che per essere digerita meglio, diventando più attendibile e affascinante, la vita vera (e anche moderatamente ribelle) debba assumere il format della finzione, ed essere raccontata come una fiaba non solo ai bambini. (In febbraio il secondo volume).