L’agenda dei sindacati: giovani, contratti, tasse e pensioni
Giovani, previdenza, fisco e contratti. Sono questi i temi che Cgil, Cisl e Uil indicano tra le priorità nel 2018. Non si tratta in questo caso solo di stilare i propositi della ripartenza. L’ambizione è anche quella di pesare sull’agenda dei partiti, in vista del voto. Come del resto stanno facendo le rappresentanze delle imprese e, in particolare, la Confindustria, con le assise già fissate a Verona per il 16 febbraio. E con le preassise a porte chiuse ancora in corso (dopo aver sentito le territoriali, ora il presidente Vincenzo Boccia ascolterà le categorie). Tra le istanze che arrivano dalle imprese, ci sono quelle in materia di Fisco. Le territoriali del Nord, in particolare, si schierano per la flat tax. O almeno per una tassazione semplificata. Sul fronte sindacale Cgil, Cisl e Uil hanno condiviso una piattaforma sulla previdenza e anche quella sul fisco (e qui le distanze con il mondo dell’impresa sono notevoli, visto che i confederali parlano di patrimoniale, anche se su un punto — la riduzione del cuneo fiscale — le posizioni si potrebbero incontrare). Poi c’è la questione della riforma dei contratti. E qui c’è da segnalare il ritorno nel programma del Pd del salario minimo legale. Elemento questo che potrebbe pesare a favore dell’accordo tra Confindustria-confederali sul modello della contrattazione. Accordo che potrebbe coincidere con la ratifica dei modelli già esistenti (chimico e meccanico in primis). Dopo una serie di limature il nuovo testo sarà sottoposto la settimana prossima alle categorie.