«Torno in tv ma ho paura»
Perego in onda dopo lo stop forzato «Pensavo di lasciare questo lavoro Non vado fiera di quel gioco stupido»
La seconda vita televisiva di Paola Perego comincia venerdì 12. Un ritorno in tv che per lei è «un nuovo debutto». «È un rientro completamente diverso dagli altri, di notte ho gli incubi, ho molta paura, una paura irrazionale. L’idea di entrare in studio mi spaventa, penso al primo ingresso, ai primi cinque minuti... In redazione c’è una lavagna con la scaletta del programma. C’è scritto “Ingresso Paola” e io tra parentesi ho aggiunto “forse”».
Riassunto delle polemiche precedenti. Lo scorso marzo il suo Parliamone... sabato fu chiuso. Tutto era partito dalla famigerata «lista dell’Est», ovvero i motivi per preferire una fidanzata proveniente dagli ex Paesi comunisti a una italiana, un elenco in sei punti che a furor di tweet era stato bollato come sessista. Che incubi fa? «Ho sognato di fare un’intervista nel camerino adiacente
allo studio con due giornalisti ma non mi usciva la voce, avevo un nodo alla gola, non riuscivo a rispondere. Iniziavo a piangere, non riuscivo a fermarmi e non potevo andare in onda». Come ha vissuto quel periodo?
«Sono stata molto male, non ho dormito, ho perso molto peso. Ho anche pensato di lasciare questo lavoro. Mi ha colpito la tanta cattiveria gratuita, ci ho messo una settimana per capire cosa stesse accadendo: è stato tutto più grande di me».
In tanti l’hanno attaccata, ma in tanti l’hanno anche difesa. La cosa che le ha fatto più piacere?
«Scoprire molte persone del nostro ambiente con le quali magari non avevo un rapporto stretto che si sono esposte per me pubblicamente e mi hanno mandato dei messaggi molto carini. Una per tutti Simona Ventura: con lei non eravamo amiche, la sua
vicinanza è stata la più inaspettata e piacevole. E poi le tante espressioni di solidarietà da parte di gente comune». La cosa che l’ha ferita di più?
«Essere accusata di sessismo dopo che da sempre porto avanti una battaglia a favore delle donne. Ho cercato di farlo in tutti i miei programmi e lo faccio nella mia vita privata. Per la prima volta nella mia vita mi sono vergognata di uscire di casa perche avevo paura che gli altri pensassero io fossi una brutta persona».
Col senno di poi che colpa si attribuisce?
«Non è stato un momento di tv di cui andare fiera, era un gioco stupido, non un pezzo alto di televisione. Ma sono cose che capita di fare, in tv se ne vedono tante. Credo di essere stata un capro espiatorio, una pedina in un meccanismo più grande di me».
Perché se la sono presa con lei? Che spiegazione si è data? «Nessuna. Ancora oggi non riesco a capirlo». Venerdì 12 torna con «Superbrain»,
quattro puntate in prima serata su Rai1. Perché guardarlo?
«Il programma è molto carino, la cosa interessante è che ci sono delle persone che hanno delle capacità mentali particolari e riescono a fare delle cose straordinarie. È uno spettacolo emozionante; è curioso e tenero anche perché dietro ogni persona c’è sempre una storia che è bella da raccontare».
Lei è moglie di Lucio Presta, che è anche un agente molto influente. Se le dicono che è raccomandata cosa risponde?
«Beh, intanto a una raccomandata mica chiudono il programma... Diciamo che o mi faccio raccomandare male oppure non sono così raccomandata. Un tempo ci rimanevo male, ma vado in video da
Favoritismi Una raccomandata io? Se lo fossi veramente forse non avrebbero chiuso il mio programma
molto prima che iniziasse la mia storia con Lucio, sono 34 anni che faccio questo lavoro».
Lei è amica di Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis, e andate in vacanza insieme: le foto postate da Sonia sull’aereo privato fanno sempre discutere, c’è chi parla di ostentazione...
«Assicuro che la sua non è ostentazione. Perché Vacchi può ballare in mutande sullo yacht e nessuno dice niente, mentre con Sonia nasce sempre un problema? Che ne sa la gente se Sonia nel privato fa beneficenza oppure no? I soldi non li ruba, si può permettere certi agi, ma ci sono persone a cui piace comunque dire sempre delle cattiverie. Ho postato una foto con due amiche mentre ridevamo, i commenti erano tutti del tipo: sei vecchia, hai le rughe. E dov’è il problema? Non ho 20 anni, io le rughe le voglio avere».