Le vacanze in testa
I muscoli di Koulibaly piegano il Verona Sarri pensa al mercato, i suoi a riposare
Sarri Penso già all’Atalanta, sarà dura. Fermarsi è una bestemmia Pecchia Non ho offeso nessuno, il loro primo gol era irregolare
Quando la manovra d’attacco si spegne sul più bello e l’azione si perde nell’ultimo passaggio, la partita può anche mettersi di traverso. Se poi il Napoli capolista si permette di sprecare contro il Verona almeno nove occasioni da gol e sbatte per due volte contro il palo, la gara può andare nella direzione sbagliata. Era successo in passato e Sarri aveva dovuto dirne più di quattro ai suoi giocatori. O, in alternativa, aveva battezzato la sfida come stregata.
Ieri al San Paolo sembrava si fosse riaffacciato qualche fantasma, almeno per un’ora. Poi il gol di Koulibaly ha rotto l’effetto revival e il Napoli ha messo in cassaforte il risultato con il raddoppio di Callejon. Da queste parti non si soffre più di vertigini e la vetta della classifica resta salda. Ha sofferto invece di nervosismo eccessivo Fabio Pecchia, che si è fatto espellere (stessa sorte per il suo vice Corrent) per proteste al gol di Koulibaly, dopo che per 65’ minuti i suoi avevano contenuto il tiro a bersaglio degli avversari. «Non ho offeso nessuno — ha detto negli spogliatoi — ma c’era fallo sul portiere».
La sosta arriva provvidenziale per i titolarissimi di Sarri che hanno iniziato il giro di boa in debito di lucidità e soprattutto di cattiveria sottoporta, ma l’allenatore la pensa diversamente: «Una bestemmia che un atleta possa fermarsi sette giorni. Succede soltanto nel calcio». Ed è già proiettato all’Atalanta, tra due settimane: «Sarà una sfida difficilissima, dovremo essere al cento per cento».
La vittoria con il Verona ha denunciato un po’ di stanchezza mentale. Il gioco, quello sì, è andato avanti in automatico, ma gli ospiti non erano arrivati a Fuorigrotta rinunciatari, piuttosto avevano preparato la partita sopperendo al divario tecnico con l’organizzazione. Ecco perché in poco più di un’ora i partenopei avevano collezionato troppi passaggi sbagliati e il tridente dei piccoletti faceva fatica a trovare il corridoio giusto tra le maglie strette dei gialloblù.
Non è stato casuale che a sbloccare la gara sia stato uno che di professione non fa l’attaccante, ma ha fisico e stazza per staccare più alto di tutti nell’area piccola. Koulibaly è al quarto gol stagionale e ha recitato ancora una volta la parte del centravanti di peso che al Napoli manca in partite dove il combinato qualità-leggerezza non basta. Sarri al mercato ci pensa e su Verdi ammette: «Ha un talento straordinario ma non prometto presenze a nessuno».
Napoli-Verona si è confermata una partita a rischio sotto il profilo dell’ordine pubblico: i tifosi partenopei avevano preparato l’assalto con aste e petardi ai 200 ultrà gialloblù giunti in stazione. Provvidenziale l’intervento della polizia che però non ha evitato gli scontri. Cariche e incidenti, due agenti sono finiti in ospedale.