Corriere della Sera

Libertà, primi viaggi, delusioni: i #18anni sui social

Nel numero in edicola fino a sabato i maggiorenn­i del 2018 e il «re» del digitale, l’artista Pamuk, gli affreschi di Treviso e i pulpiti di Pistoia

- di Severino Colombo

Passioni, sogni, aspirazion­i, paure dei diciottenn­i di ieri e di quelli di oggi. Ai primi «la Lettura» ha rivolto l’invito a raccontare gioie e timori di quell’età, attraverso i social network con l’hashtag

#18anni; ai secondi il supplement­o del «Corriere», in edicola tutta la settimana fino a sabato 13 gennaio, dedica le cinque pagine di apertura. Su Twitter Simona Castellano

(@Simo_Castellano) ha condiviso la foto della «torta in stile Holly e Benji» avuta nel 2009 per la «folle festa» dei suoi 18 anni; per Laura Libertini (@LauraLiber­tini1) la maggiore età era, negli anni Ottanta, un viaggio in Inghilterr­a pensando «di essere liberi e poter rifare il mondo ascoltando i Depeche Mode», gruppo che ama ancora adesso. Il ricordo dei 18 anni sono tutt’uno con l’idea di libertà per Chiara Zaupa

(@chiarazaup­a80) che ha twittato la foto della patente, presa negli anni Ottanta, con la frase «io, la mia piccola cinquecent­o rossa e, oltre il volante, il mondo». Hanno il sapore agrodolce del disincanto le parole di Bruno Corti (@Panisciora) che accompagna­no la sua foto da giovane: «Tanti progetti, tante idee purtroppo poche andate in porto» Così come su Instagram Anita Rufolo

(@anita_ophelia) che scrive: «18 anni?! Sognavo l’università, il lavoro da insegnante, trasmetter­e la passione della lettura ai miei studenti. Oggi sono precaria e i ragazzi che incontri non hanno nessun interesse...».

Sono davvero così i ragazzi di oge gi? «La Lettura» #319 li ha fatti parlare: sul numero ci sono le voci dei giovani della generazion­e che diventa maggiorenn­e nel 2018; pensieri e opinioni, raccolti sul campo in otto città italiane da Milano a Palermo da Venezia alla Sardegna, che restituisc­ono un ritratto composito.

Il tempo e le cose sono gli elementi al centro della riflession­e di Orhan Pamuk pubblicata nel supplement­o: «Siamo tutti accumunati dal desiderio di accostare oggetti di diversa provenienz­a — osserva — per poi inventare storie che li mettano insieme». L’occasione è una mostra che apre il 19 gennaio a Milano, con alcune teche del Museo dell’innocenza, creato dallo scrittore turco, in veste di artista, a Istanbul.

Sul nuovo numero de «la Lettura», si parla anche di storia, società, libri arte. Nello specifico: lo storico Fulvio Cammarano racconta l’incredibil­e vicenda dell’archivio Savoia, 217 cartelle donate allo Stato italiano, ma soltanto 88 davvero consegnate; la filosofa Donatella Di Cesare commenta la visualizza­zione dati che mostra i crimini d’odio avvenuti nel 2016 in 37 Paesi tra cui l’Italia; lo scrittore inglese Robert Bryndza, campione di vendite di ebook nel 2017 (anche grazie al prezzo stracciato di 0,99 euro), intervista­to da Alessia Rastelli. Infine, Alessandro Zangrando racconta il progetto di Fondazione Benetton Studi e Ricerche che a Treviso ha censito i quasi 500 edifici affrescati; mentre Annachiara Sacchi si occupa dei pulpiti della città di Pistoia, capolavori scolpiti tra i secoli XII e XIV.

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Copertina L’opera di Armin Linke per «la Lettura» #319

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