Corriere della Sera

Fuori Dybala dentro Verdi Lo scudetto è un affare di coppia

Napoli e Juve in fuga: Allegri senza Joya per un mese, Sarri aspetta il mercato

- Paolo Tomaselli

C’era una volta il campionato più bello e più equilibrat­o del mondo. Maradona, Platini, Zico e soci però stavolta non c’entrano. Si parla di un mese fa, mica di metà anni 80. C’erano le cinque sorelle a fare gruppo lassù, in testa alla classifica. Millantava­no una parentela strettissi­ma, un legame destinato a superare almeno i rigori dell’inverno. A mala pena oggi sembrano cugine di secondo grado che si sentono solo per matrimoni e funerali. Inter e Roma si sono fermate alla stazione delle feste (6 punti in 6 gare per Spalletti, 8 per Di Francesco), hanno tirato fuori il fazzoletto e hanno salutato la partenza di Napoli e Juventus. A fargli compagnia c’è sempre la Lazio, che ha una partita da recuperare contro l’Udinese (alla Roma manca quella con la Samp) e potenzialm­ente con tre punti in più può essere terza in classifica.

Ma la sostanza non cambia e la novità della pausa di campionato a gennaio non fa che fissare in modo impietoso la situazione: lo scudetto adesso è una cabrio a due posti guidata dal Napoli, con la sgradevole sensazione però che il proprietar­io dell’auto sia ancora la Juventus, abituata a tirarla al massimo da sei anni. Del resto la metafora del motore, mutuata dal ciclismo, viene spesso usata da Massimilia­no Allegri, che sa di avere più cavalli di Sarri a disposizio­ne: il Napoli viaggia con 10 punti in più (e 10 gol subiti in meno, 13 contro 23) rispetto alla scorsa stagione, quando chiuse con il record personale di 86; la Juve di punti ne ha 2 in più, eppure dà spesso la sensazione di avere margini di migliorame­nto, come se ancora le mancasse qualcosa.

In effetti adesso le mancherà Paulo Dybala fino a metà febbraio. Uscito in lacrime e consolato in maniera paterna da Allegri, dopo aver spezzato la propria corsa per un dolore alla coscia destra, il numero 10 bianconero si è sottoposto ieri a una risonanza magnetica «che ha evidenziat­o una lesione distrattiv­a ai flessori che, con riserve del caso legate a precocità delle indagini effettuate, può essere definita di grado lieve-medio». I tempi di recupero per adesso sono quantifica­bili in 35/40 giorni. Dybala ha annullato il viaggio in Argentina per cominciare subito le cure: la sua presenza nella gara di andata degli ottavi di Champions contro il Tottenham allo Stadium (13 febbraio) è compromess­a.

In mezzo per la Juve c’è anche l’andata della semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta, attorno al 31 gennaio: le date saranno ufficializ­zate in settimana. Il Napoli ha i sedicesimi di Europa League da affrontare contro il Lipsia (15 e 22 febbraio): sarà interessan­te capire quale sarà l’approccio di una squadra che per ammissione del suo allenatore dopo l’eliminazio­ne dalla Coppa Italia (che ha fatto il paio con quella dalla Champions) «aveva la testa tra le nuvole». E sono nuvole tricolori, perché il pensiero dello scudetto è un chiodo fisso, a cui appendere tutto il resto. Tra cui il foglietto con le date del rientro di Milik (tra un mesetto) e Ghoulam (un paio) che daranno il loro contributo alla volata di aprile-maggio. Ma anche la data di chiusura del mercato e il prezzo di Verdi del Bologna (25 milioni), oggetto del desiderio del tecnico, assieme a Darmian.

Da tenere a mente c’è un’altra data, non meno importante: il weekend del 22 aprile (in attesa di sapere anticipi e posticipi) sarà quello di Juventus-Napoli, lo scontro diretto nel quale i bianconeri partono già da adesso con un doppio vantaggio «assicurato», ovvero la vittoria dell’andata (0-1, ultima rete pervenuta di Higuain) e la tradizione più che consolidat­a di vittorie contro il Napoli allo Stadium. Ma la strada è ancora molto lunga. L’importante, fino ad allora, è non perdersi di vista.

Il vantaggio In quattro giornate la concorrenz­a è sparita, il vantaggio bianconero è l’1-0 del San Paolo

 ??  ?? Ex di peso Gonzalo Higuain, 30 anni, è il grande ex ed è l’uomo che ha deciso lo scontro diretto nel girone d’andata, vinto 1-0 dalla Juve a Napoli. Il Pipita (9 reti) non segna da quella sera (1 dicembre). Il bomber della Juve è Dybala con 14 reti...
Ex di peso Gonzalo Higuain, 30 anni, è il grande ex ed è l’uomo che ha deciso lo scontro diretto nel girone d’andata, vinto 1-0 dalla Juve a Napoli. Il Pipita (9 reti) non segna da quella sera (1 dicembre). Il bomber della Juve è Dybala con 14 reti...
 ?? (LaPresse) ?? Coop Lo slovacco Marek Hamsik, 30 anni, ha segnato 4 gol in campionato come Koulibaly e Zielinski, Mertens (10), Callejon (6) e Insigne (5) sono il tridente del gol, ma il belga in realtà è a secco in campionato dal 29 ottobre contro il Sassuolo
(LaPresse) Coop Lo slovacco Marek Hamsik, 30 anni, ha segnato 4 gol in campionato come Koulibaly e Zielinski, Mertens (10), Callejon (6) e Insigne (5) sono il tridente del gol, ma il belga in realtà è a secco in campionato dal 29 ottobre contro il Sassuolo
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