La nuova Duster è più sofisticata Ma resta «popolare»
Se siete di quelli che per un Suv ATENE (GRECIA) vorrebbero spendere molto — come nella pubblicità—, la Dacia Duster continua a non fare per voi. La nuova generazione rimane fedele all’impostazione low cost, in barba al fatto che il modello, per look, finiture, dotazioni, comfort e prestazioni, è sempre più all’altezza di concorrenti ben più costose.
Rispetto alla serie precedente, ora la gamma prevede le versioni Diesel (le 1.5 Dci) da 90 e 110 cavalli, quest’ultima anche con il cambio automatico EDC a doppia frizione, e la 1.6 Sce a benzina da 115 CV, abbinabile all’alimentazione a Gpl, entrambe con il cambio manuale.
Pur non essendo molto cambiata esteriormente (del resto la piattaforma non è cambiata, il passo è ancora di 267 centimetri, confermate anche le sospensioni), la nuova Duster si presenta con una lunga serie di novità. A partire dalla lunghezza di 434 centimetri: tre più di prima. Di per sé non sarebbe granché, ma lo spostamento del primo montante del tetto in avanti di 10 centimetri migliora sia l’abitabilità sia l’aerodinamica. Sul pianale c’è ora una maggiore quantità di materiale fonoassorbente, dal 20 al 50% in più a seconda delle zone. Dettaglio che, in sinergia con l’effetto insonorizzante dei nuovi cristalli, più spessi, contribuisce a tagliare la rumorosità percepita nell’abitacolo («del 50 per cento», affermano). Nuovi i sedili, che sono più comodi e migliorano in qualche modo anche l’accessibilità.
Quando alla dotazione, va registrata la presenza, per la prima volta, del climatizzatore automatico; del sistema di telecamere (quattro); del nuovo servosterzo elettrico variabile; dell’Esc, dell’Hill Start Assist; dell’Abs con Eba; del Blind Spot Warning. Insomma: la Dacia non è mai stata così tecnologica.
Eppure, come si diceva, dalla rivisitazione esce intatto il profilo «popolare» della vettura, proposta con la garanzia di tre anni o 100 mila chilometri. La Duster è ancora il Suv di queste dimensioni più a buon mercato. In Italia i prezzi non sono stati ancora comunicati, ma in Francia il listino va da 11.990 euro a 21 mila.
Ma a rendere interessante questa macchina è il rapporto fra il prezzo e le qualità (molto buone) delle prestazioni. In particolare se si opta per la 4x4 Diesel si potrà sfruttare una mobilità vicina a quella delle fuoristrada più specializzate, in virtù dell’elevata altezza da terra (21 cm), dei notevoli angoli d’attacco (30°) e d’uscita (34°), dell’elevata coppia motrice (260 Nm a soli 1.750 giri al minuto) del motore e della leggerezza del veicolo (1.320 kg a vuoto). Il risultato è una sorprendente efficacia anche negli ambienti più impegnativi.