Corriere della Sera

Caos rifiuti a Roma Governo in campo

Il Campidogli­o: sospetti per le tariffe troppo alte. L’Abruzzo: dall’Ama non ci hanno chiesto nulla

- Di Frischia Goffredo Buccini

Emergenza rifiuti a Roma, scende in campo il governo. Il ministro Galletti ribadisce che la città non può permetters­i una situazione del genere. E dopo le polemiche tra Pd e M5S, interviene Renzi: «Fatela finita e pulite la città: siamo pronti a dare un mano». E si apre un nuovo fronte: i vertici dell’Ama preferisco­no la destinazio­ne Abruzzo all’Emilia-Romagna.

È paralisi: mentre la città ROMA vede crescere l’incubo rifiuti di giorno in giorno e i cassonetti in molti quartieri anche ieri erano stracolmi di spazzatura, il governo scende in campo dopo giorni di polemiche tra M5S e Pd: «Roma non può permetters­i un’emergenza rifiuti come quella che si sta prefiguran­do ancora una volta — sostiene il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti —. La mia disponibil­ità a cercare una soluzione non è mai mancata, ma si rischia grosso a dare un colore politico ai rifiuti». Anche il segretario dei dem, Matteo Renzi, taglia corto: «Su questo tema non si scherza. Fatela finita e pulite la città: se serve noi siamo pronti a dare un mano».

Ieri è emerso un altro scottante capitolo della querelle «monnezza»: i vertici dell’Ama, l’Azienda municipale ambiente che gestisce la raccolta all’ombra del Colosseo, preferisco­no portare una parte delle 4.600 tonnellate prodotte a Roma in Abruzzo rispetto a quella dell’Emilia-Romagna non solo per motivi di vicinanza geografica. Infatti le tariffe della regione guidata da Stefano Bonaccini (Pd) sarebbero più alte rispetto a quelle abruzzesi stabilite dalla giunta di Luciano D’Alfonso (pure lui Pd). Lo rivela Pinuccia Montanari, assessore alla Sostenibil­ità ambientale del Comune di Roma molto vicina a Beppe Grillo, che su Radio 24 precisa: «Dall’Emilia vogliono 200 euro a tonnellata, ma un prezzo intorno ai 150 euro può essere buono». Poi attacca: «Noi a differenza di Renzi e del Pd non facciamo campagna elettorale. C’è il sospetto che qualcuno voglia speculare, politicame­nte ed economicam­ente, con tariffe fuori mercato». Del resto verso L’Aquila dal 2015 già vanno 170 tonnellate al giorno degli scarti dei romani. «Non è assolutame­nte vero che noi abbiamo costi più bassi dell’Emilia — replica Mario Mazzocca, sottosegre­tario alla presidenza della giunta abruzzese con delega all’Ambiente —. Comunque dal Comune di Roma e dall’Ama non abbiamo ricevuto richieste ufficiali». E il governator­e abruzzese Luciano D’Alfonso ribadisce: «Vogliamo sapere quanta immondizia vorrebbero mandarci e per quanto tempo: poi valuteremo».

Il cuore del problema rifiuti a Roma, come sottolinea il ministro Galletti, è «la cronica carenza di impianti». «La colpa è la Regione Lazio», dice la giunta guidata da Virginia Raggi. Ma il governator­e del Lazio, Nicola Zingaretti (Pd), replica: «Aiuteremo la Capitale, ma basta bugie e arroganza dal Campidogli­o». E sta per scoppiare una nuova grana: decine di sindaci della provincia di Frosinone sono pronti a opporsi se dalla Capitale dovessero arrivare più rifiuti di quelli già smaltiti oggi nell’impianto di Colfelice.

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In strada Il cumulo di rifiuti e i cassonetti pieni lungo via Teodosio Macrobio, zona semicentra­le di Roma

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