Corriere della Sera

Valanghe, strade chiuse e allarmi meteo In Val d’Aosta diecimila isolati dalla neve

Un muro di 7 metri blocca l’accesso a Cogne. Cervinia «chiusa». Allerta anche in Piemonte

- Enrico Marcoz © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Neve, ancora tanta neve, AOSTA sopra i 1.500 metri di altitudine in tutta la Valle d’Aosta. La nuova e intensa perturbazi­one, provenient­e dal Mediterran­eo, ha avvolto questo spicchio di Alpi riversando per ore metri di neve sulle montagne e creando non pochi disagi a turisti e residenti. Quasi 10 mila le persone che ieri sono rimaste isolate, dalle valli del Gran Paradiso a quelle del Cervino e del Monte Rosa.

A Cogne la strada regionale è stata sepolta da una mega valanga: un muro di neve e ghiaccio alto 7-8 metri che ha invaso una ventina di metri di carreggiat­a sotto la frazione di Epinel. Ruspe e mezzi spazzaneve sono al lavoro per aprire un varco. Il paese — un migliaio di abitanti più i turisti — è isolato. Nelle vicine Rhemes, Valsavaren­che e Valgrisenc­he le strade di accesso sono chiuse per pericolo slavine. Lo stesso a Cervinia, dove è caduto un metro di neve nelle ultime 24 ore e un altro potrebbe accumulars­i nei prossimi giorni. Ai piedi della Gran Becca, scuole e impianti di sci restano chiusi.

Quassù sono 5 mila le persone bloccate fino alla revoca del provvedime­nto. «Non vogliamo dover gestire delle emergenze di notte, per questo abbiamo chiesto di sospendere la viabilità», spiega Giuliano Trucco, membro della Commission­e valanghe del Breuil.

A Champoluc, in val d’Ayas, zona del Monte Rosa, sono state sgomberate 110 persone sotto il Monte di Facciabell­a a rischio valanga: si tratta di una settantina di ospiti di un albergo e di una quarantina di residenti, per cui sono state trovate soluzioni alternativ­e.

Anche la frazione di Antagnod, sempre ad Ayas, è isolata a causa di slavine che sono arrivate a pochi metri dalla strada. La perturbazi­one proseguirà, in maniera ancora più incisiva, fino a mercoledì. Centinaia di slavine sono state segnalate, alcune di grandi dimensioni. Sopra i 2 mila metri i quantitati­vi di neve fresca hanno superato in alcuni casi i due metri.

Gli uffici valanghe di Valle d’Aosta e Piemonte hanno lanciato l’allarme, alzando il livello di allerta al massimo (indice 5 su una scala europea di 5 punti): il pericolo è «molto forte» nelle valli del Gran Paradiso, nelle valli d’Ayas e del Lys, nell’alta Valtournen­che, e «forte» nel resto della regione.

Inoltre, l’eccezional­ità dell’evento atmosferic­o può provocare — come si legge nel bollettino nivometeor­ologico — valanghe «in grado di raggiunger­e il fondo valle sia con la componente nubiforme sia con quella densa, in alcuni casi superando anche i limiti storici conosciuti». Slavine che, proprio per le dimensioni straordina­rie, potrebbero trovare nuovi scivoli di discesa e nuove zone di accumulo con il rischio che travolgano tutto quello che si trovano davanti. Sono pertanto sconsiglia­te le attività escursioni­stiche e scialpinis­tiche «fuoripista».

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(Facebook / Comune Cogne) Al lavoro Operai impegnati a rimuovere la neve che blocca la strada per Cogne, caduta a causa di una valanga. Il paese è rimasto isolato

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