Valanghe, strade chiuse e allarmi meteo In Val d’Aosta diecimila isolati dalla neve
Un muro di 7 metri blocca l’accesso a Cogne. Cervinia «chiusa». Allerta anche in Piemonte
Neve, ancora tanta neve, AOSTA sopra i 1.500 metri di altitudine in tutta la Valle d’Aosta. La nuova e intensa perturbazione, proveniente dal Mediterraneo, ha avvolto questo spicchio di Alpi riversando per ore metri di neve sulle montagne e creando non pochi disagi a turisti e residenti. Quasi 10 mila le persone che ieri sono rimaste isolate, dalle valli del Gran Paradiso a quelle del Cervino e del Monte Rosa.
A Cogne la strada regionale è stata sepolta da una mega valanga: un muro di neve e ghiaccio alto 7-8 metri che ha invaso una ventina di metri di carreggiata sotto la frazione di Epinel. Ruspe e mezzi spazzaneve sono al lavoro per aprire un varco. Il paese — un migliaio di abitanti più i turisti — è isolato. Nelle vicine Rhemes, Valsavarenche e Valgrisenche le strade di accesso sono chiuse per pericolo slavine. Lo stesso a Cervinia, dove è caduto un metro di neve nelle ultime 24 ore e un altro potrebbe accumularsi nei prossimi giorni. Ai piedi della Gran Becca, scuole e impianti di sci restano chiusi.
Quassù sono 5 mila le persone bloccate fino alla revoca del provvedimento. «Non vogliamo dover gestire delle emergenze di notte, per questo abbiamo chiesto di sospendere la viabilità», spiega Giuliano Trucco, membro della Commissione valanghe del Breuil.
A Champoluc, in val d’Ayas, zona del Monte Rosa, sono state sgomberate 110 persone sotto il Monte di Facciabella a rischio valanga: si tratta di una settantina di ospiti di un albergo e di una quarantina di residenti, per cui sono state trovate soluzioni alternative.
Anche la frazione di Antagnod, sempre ad Ayas, è isolata a causa di slavine che sono arrivate a pochi metri dalla strada. La perturbazione proseguirà, in maniera ancora più incisiva, fino a mercoledì. Centinaia di slavine sono state segnalate, alcune di grandi dimensioni. Sopra i 2 mila metri i quantitativi di neve fresca hanno superato in alcuni casi i due metri.
Gli uffici valanghe di Valle d’Aosta e Piemonte hanno lanciato l’allarme, alzando il livello di allerta al massimo (indice 5 su una scala europea di 5 punti): il pericolo è «molto forte» nelle valli del Gran Paradiso, nelle valli d’Ayas e del Lys, nell’alta Valtournenche, e «forte» nel resto della regione.
Inoltre, l’eccezionalità dell’evento atmosferico può provocare — come si legge nel bollettino nivometeorologico — valanghe «in grado di raggiungere il fondo valle sia con la componente nubiforme sia con quella densa, in alcuni casi superando anche i limiti storici conosciuti». Slavine che, proprio per le dimensioni straordinarie, potrebbero trovare nuovi scivoli di discesa e nuove zone di accumulo con il rischio che travolgano tutto quello che si trovano davanti. Sono pertanto sconsigliate le attività escursionistiche e scialpinistiche «fuoripista».