MOSTRE E TURISTI ARIA DI RIPRESA A BOLOGNA
La Bologna di oggi in effetti non è più la cittàsalotto di un tempo, una sorta di grande condominio all’aperto dove si conversava tutti insieme sotto i portici, un centro in cui «non si perde neanche un bambino» come nella canzone di Lucio Dalla; che a Bologna manca moltissimo, così come manca Giorgio Guazzaloca. Però insomma non è che la Bologna del passato fosse il fantabosco: ricordiamoci ad esempio le tensioni del Settantasette. Rispetto a qualche anno fa, Bologna mi pare in ripresa. Certo, ci sono ancora capannelli aggressivi in piazza Verdi, può capitare di fare qualche brutto incontro. Però mi pare che i bolognesi e gli studenti abbiano ripreso a uscire, ci sono molti locali nuovi, il Genus Bononiae organizza una mostra più bella dell’altra, tra qualche settimana Arte Fiera animerà le piazze in un mese di solito un po’ spento come gennaio, l’università mantiene la sua attrattiva, la cittadella della gastronomia e della biodiversità battezzata «Fico» è partita bene. Bologna sta entrando poco a poco nei circuiti turistici, grazie anche ai treni ad alta velocità, e un numero crescente di stranieri si sta accorgendo che la città è bellissima; forse non la più bella d’Italia, come la considerava Pasolini, ma di sicuro quella che ha conservato meglio l’impianto urbanistico medievale. Insomma, caro Luigi, non piangiamoci sempre addosso. Quanto al sindaco Merola, sono d’accordo con lei: non pervenuto. Però un sindaco non fa una città.