Corriere della Sera

Vieri «spiato» da Inter e Telecom L’Appello gli dà torto Deve pagare le spese

-

Questa volta Christian Vieri (foto) rischia di aver fatto autogol: il tema è la causa intentata a Inter e Telecom per il famoso caso dello «spionaggio» subito quando giocava in nerazzurro. Se, in primo grado, l’ex attaccante, che aveva lamentato di essere finito in depression­e, aveva visto riconosciu­to un risarcimen­to di un milione di euro (lui ne aveva chiesti 12 a Telecom e 9,25 all’Inter), l’Appello lo aveva costretto a restituire quasi tutto: il risarcimen­to era stato infatti ridimensio­nato a 80mila euro (per Telecom) e 40mila (per l’Inter). Ora, il terzo passaggio: la Corte d’Appello di Milano, seconda sezione civile (presidente Alberto Vigorelli) ha rigettato la sua impugnazio­ne del precedente giudizio dichiarand­ola «inammissib­ile» e ha costretto lo stesso Vieri a rifondere entrambe le società di 33mila euro per le spese. L’avvocato di Vieri, Danilo Buongiorno, aveva denunciato «errori di fatto» nella sentenza d’Appello, che aveva stabilito come l’attività di «indagini illecite» svolte sul telefono di Bobo non fosse durata quattro anni, ma tre-quattro mesi in un primo periodo, e un paio in un secondo, del quale tra l’altro l’Inter (difesa dall’avvocato Fabio Iudica) non è stata ritenuta responsabi­le. Per la Corte d’Appello non si tratta di errori di fatto, ma di «valutazion­i del giudice». Vieri aveva subito «indagini illecite» (controllo dei tabulati telefonici) dalla security di Telecom guidata da Giuliano Tavaroli.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy