Vertice fallito tra Sabatini e il patron
Inter, Suning dice no agli acquisti di gennaio Su Deulofeu c’è il Napoli
Se a Barcellona si festeggia l’operazione di mercato invernale più costosa della storia, ovvero Coutinho arrivato da Liverpool dietro assegno di 160 milioni di euro, entro i nostri confini le trattative sono frenate dal fair play finanziario, costrette alla formula «prima vendere e poi comprare», ridotte spesso a semplici prelievi con il prestito.
È questa la fotografia di due club, l’Inter e la Roma, che dopo essere stati in lotta per lo scudetto e ora in preda a una fase di flessione, sono obbligati a confrontarsi con la proprietà prima di procedere agli innesti. L’evoluzione dei colloqui fra Walter Sabatini e i vertici di Suning in Cina è desolante: sono esclusi acquisti, circostanza che perciò toglie dalla lista dopo Pastore del Paris Saint Germain anche Deulofeu che, pur stretto da una concorrenza di superstar in Catalogna, verrà ceduto dai blaugrana solo a titolo definitivo. L’Inter (già spiazzata dall’inserimento dell’Arsenal per Mkhitaryan e basita per l’ostracismo del Jangsu a privarsi di Ramires che tra l’altro vanta uno stipendio da 10 milioni) ora deve contrastare pure l’offensiva del Napoli per l’ex milanista. La società di De Laurentiis che ha posto a Simone Verdi, pallino di Sarri, l’ultimatum a fornire una risposta definitiva entro la fine della settimana, per cautelarsi percorre una pista alternativa.
Così il ds Giuntoli (che giovedì farà firmare il precontratto a Younes dell’Ajax, già prenotato per l’estate) ha ottenuto dai blaugrana l’autorizzazione a incontrare oggi i rappresentanti di Deulofeu. Sorpasso o semplice mossa per mettere fretta all’attaccante del Bologna? Di certo il Napoli non intende investire i 15-20 milioni richiesti dai catalani (che hanno offerto all’Inter il prestito di Rafinha fermo per infortunio da 8 mesi...). Così come il Toro non intende svenarsi per Okaka: è più il giocatore che cerca il Toro che non il contrario. Vedremo cosa accadrà nei giorni finali del mercato. Domani a Londra vertice fra i dirigenti giallorossi, ds Monchi compreso, con il presidente Pallotta. Anche in questo caso, no vendite no party. Il primo giocatore sulla lista dei partenti è Bruno Peres, per il quale in teoria il Benfica metterebbe sul piatto 9 milioni (Darmian sarebbe il sostituto ideale). Di certo, nonostante il mal di pancia, non si muoverà a gennaio Strootman, comunque coperto da una clausola da 45 milioni di euro.