Corriere della Sera

Ora Di Maio dice no all’uscita dall’euro

Il leader 5 Stelle: non è più il momento. Se avremo più voti, credo che Mattarella dovrà darci l’incarico

- Alessandro Trocino

Uscire dall’euro? «Non è più il momento». I candidati esterni? «Rafforzera­nno il nostro gruppo». Il suo ruolo? «Tutelare il Movimento dagli approfitta­tori». Luigi Di Maio presenta così a Porta a Porta il nuovo M5S a sua immagine e somiglianz­a. E attacca il Pd per la vicenda dei rifiuti di Roma: «È sempre successo che in un periodo di picco come le ferie, Roma mandasse i rifiuti in altre regioni. Dico al Pd: smettetela di fare campagna elettorale sulle spalle dei romani».

Il capo politico dei 5 Stelle fa un ennesimo passo lontano dall’antieurope­ismo di qualche mese fa e rassicura l’elettorato che non ci saranno strappi: «Non credo che sia più il momento per l’Italia di uscire dall’euro, perché l’asse franco-tedesco non è più così forte e spero di non arrivare al referendum sull’euro che comunque per me sarebbe una extrema ratio».

Nella sua prospettiv­a, Di Maio immagina un 5 Stelle vincente, che va a governare: «Se saremo quelli con più voti non vedo alternativ­e, credo che il presidente Mattarella debba dare l’incarico a chi è in grado di costruire una maggioranz­a». Naturalmen­te, la questione che si pone è come faranno a crearla questa maggioranz­a, vista la nota allergia alle alleanze con gli altri partiti: «Se non avremo la maggioranz­a, il mio appello, la sera delle elezioni, sarà rivolto ai gruppi, per avere una maggioranz­a che sostenga una squadra di governo che annuncerem­o prima del voto. Non voglio cambi di casacca: farò appelli ai gruppi, con incontri trasparent­i».

Per ottenere un buon risultato, Di Maio ha aperto il Movimento, finora blindato ai soli iscritti di lungo corso, anche a personalit­à esterne, nonostante i molti mugugni: «Faccio un appello alle migliori persone che hanno voglia di fare. Se volete cambiare questo Paese, il M5S è aperto. E ho apprezzato che anche chi ha tanto da perdere si metta in gioco con le parlamenta­rie. Le farà anche Gregorio De Falco». Allusione alle polemiche nate per un vecchio post del comandante De Falco contro Alessandro Di Battista: «Ho

L’appello «Se non avremo la maggioranz­a, farò un appello ai gruppi, con incontri trasparent­i»

La nuova situazione L’asse franco-tedesco non è più così forte e spero di non arrivare al referendum sull’euro che sarebbe un’extrema ratio

I rifiuti In periodi di picco, Roma manda sempre i rifiuti altrove. Il Pd smetta di fare campagna elettorale sulle spalle dei romani

Le parlamenta­rie Ho apprezzato che anche chi ha tanto da perdere si metta in gioco con le parlamenta­rie. Le farà anche Gregorio De Falco

sentito De Falco — spiega Di Maio — e mi ha detto che era solo una battuta».

Il capo dei 5 Stelle prova a ridimensio­nare il ruolo di Davide Casaleggio: «Non ha incarichi decisional­i, manda solo avanti Rousseau, a costo zero». E lancia alcuni temi per la prossima legislatur­a: l’introduzio­ne in Costituzio­ne del vincolo di mandato per i parlamenta­ri; un programma di «investimen­ti ad alto deficit, con grandi opere»; e il reddito di cittadinan­za, grazie al quale «nessuno sarà mai più sotto la soglia di povertà».

 ??  ?? L’intervista Il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, ieri ospite in tv di Porta a Porta condotto da Bruno Vespa (foto Luigi Mistrulli)
L’intervista Il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, ieri ospite in tv di Porta a Porta condotto da Bruno Vespa (foto Luigi Mistrulli)

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