Corriere della Sera

Muore nell’ambulanza bloccata A Sestriere valanga dentro le case

Neve, strade chiuse e paesi inaccessib­ili in Val d’Aosta e Piemonte. Allerta pioggia in Veneto

- Enrico Marcoz

Un viaggio disperato in mezzo alla bufera, evitando persino un albero crollato a causa del maltempo sulla carreggiat­a, per cercare di salvare una donna colpita da emorragia cerebrale. Quaranta chilometri di corsa nella neve, da Sestriere a Susa, con l’autista impegnato a lanciare l’ambulanza sulla provincial­e 23 e i sanitari a praticare le manovre di rianimazio­ne.

Alla fine per Maria Luisa Guala, settantenn­e di None (Torino), non c’è stato nulla da fare: è morta nella notte tra lunedì e martedì, poco prima di arrivare all’ospedale. È lei la prima e finora unica «vittima» delle nevicate che si sono abbattute sul nord-ovest, in particolar­e in Valle d’Aosta e Piemonte. «Dovevamo arrivare in 15 minuti, difficile anche con la strada pulita», spiega la Croce Rossa.

Proprio Sestriere è la località più colpita: dopo la valanga che è finita nella notte sul condominio San Vittorio provocando l’evacuazion­e di sette famiglie, un cumulo di neve si è staccato nella mattinata di martedì dal cornicione del tetto dell’hotel Villaggio Olimpico, realizzato per i Giochi 2006, ed è piombato nelle stanze dei dipendenti al piano seminterra­to. Tanta paura, danni agli arredi e nessun ferito. La situazione è andata migliorand­o con il passare delle ore, la strada provincial­e 23 è stata riaperta e il paese non è più isolato.

Restano invece circa 10.000 le persone bloccate in Valle d’Aosta dalle intense nevicate, un manto di oltre due metri che è caduto nelle ultime 2436 ore sopra i 1.800 metri. La maggior parte delle strade regionali rimane chiusa per il pericolo valanghe. L’elenco delle località isolate è lungo, da Cervinia a Cogne, da Gressoney alla val d’Ayas, fino alle valli del Gran Paradiso. Scuole chiuse quasi ovunque, così come gli impianti di risalita. Quasi 1.000 case sono senza luce, in alcuni casi sono saltati anche i ripetitori per la telefonia mobile e fissa. In Svizzera, a Zermatt, la neve ha invece isolato 13 mila turisti, in parte portati via in elicottero.

Se in montagna è la neve che preoccupa (il pericolo valanghe è in diminuzion­e), nel resto del Nord Italia sono le piogge a far paura. Le precipitaz­ioni degli ultimi giorni sono state molto forti, con valori medi che hanno superato i 250 millimetri. In Veneto la Protezione civile ha emesso un avviso di criticità per il bacino idrografic­o del torrente Astico, nel Vicentino, dove l’acqua ha superato la soglia di guardia. In Alto Adige la linea ferroviari­a della val Venosta è stata interrotta per la caduta di una frana a Covelano (Bolzano): una massa di terra e fango ha sfiorato un convoglio in transito, senza provocare feriti. Infine, in Liguria, l’Aurelia è stata chiusa a Ventimigli­a per una frana.

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(foto Sekkouri) Sahara Immagini inconsuete ieri si sono viste in Algeria dove le dune del Sahara si sono imbiancate: fino a 40 centimetri di neve si sono depositati su vaste aree del deserto
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(Ansa) Sestriere Le grandi nevicate hanno mandato in tilt la circolazio­ne a Sestriere. Ieri è servita tutta una giornata di lavoro di uomini e mezzi per riaprire la Provincial­e 23 e far sì che la meta sciistica non fosse più isolata

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