Muore nell’ambulanza bloccata A Sestriere valanga dentro le case
Neve, strade chiuse e paesi inaccessibili in Val d’Aosta e Piemonte. Allerta pioggia in Veneto
Un viaggio disperato in mezzo alla bufera, evitando persino un albero crollato a causa del maltempo sulla carreggiata, per cercare di salvare una donna colpita da emorragia cerebrale. Quaranta chilometri di corsa nella neve, da Sestriere a Susa, con l’autista impegnato a lanciare l’ambulanza sulla provinciale 23 e i sanitari a praticare le manovre di rianimazione.
Alla fine per Maria Luisa Guala, settantenne di None (Torino), non c’è stato nulla da fare: è morta nella notte tra lunedì e martedì, poco prima di arrivare all’ospedale. È lei la prima e finora unica «vittima» delle nevicate che si sono abbattute sul nord-ovest, in particolare in Valle d’Aosta e Piemonte. «Dovevamo arrivare in 15 minuti, difficile anche con la strada pulita», spiega la Croce Rossa.
Proprio Sestriere è la località più colpita: dopo la valanga che è finita nella notte sul condominio San Vittorio provocando l’evacuazione di sette famiglie, un cumulo di neve si è staccato nella mattinata di martedì dal cornicione del tetto dell’hotel Villaggio Olimpico, realizzato per i Giochi 2006, ed è piombato nelle stanze dei dipendenti al piano seminterrato. Tanta paura, danni agli arredi e nessun ferito. La situazione è andata migliorando con il passare delle ore, la strada provinciale 23 è stata riaperta e il paese non è più isolato.
Restano invece circa 10.000 le persone bloccate in Valle d’Aosta dalle intense nevicate, un manto di oltre due metri che è caduto nelle ultime 2436 ore sopra i 1.800 metri. La maggior parte delle strade regionali rimane chiusa per il pericolo valanghe. L’elenco delle località isolate è lungo, da Cervinia a Cogne, da Gressoney alla val d’Ayas, fino alle valli del Gran Paradiso. Scuole chiuse quasi ovunque, così come gli impianti di risalita. Quasi 1.000 case sono senza luce, in alcuni casi sono saltati anche i ripetitori per la telefonia mobile e fissa. In Svizzera, a Zermatt, la neve ha invece isolato 13 mila turisti, in parte portati via in elicottero.
Se in montagna è la neve che preoccupa (il pericolo valanghe è in diminuzione), nel resto del Nord Italia sono le piogge a far paura. Le precipitazioni degli ultimi giorni sono state molto forti, con valori medi che hanno superato i 250 millimetri. In Veneto la Protezione civile ha emesso un avviso di criticità per il bacino idrografico del torrente Astico, nel Vicentino, dove l’acqua ha superato la soglia di guardia. In Alto Adige la linea ferroviaria della val Venosta è stata interrotta per la caduta di una frana a Covelano (Bolzano): una massa di terra e fango ha sfiorato un convoglio in transito, senza provocare feriti. Infine, in Liguria, l’Aurelia è stata chiusa a Ventimiglia per una frana.