La vicenda
● Domenica, nella giornata del vertice ad Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni per fissare i termini dell’accordo elettorale, il centrodestra ha preso atto della indisponibilità del leghista Roberto Maroni a ricandidarsi alla guida della Lombardia per un secondo mandato
● Maroni ha spiegato lunedì in conferenza stampa il perché della scelta: «Lascio per motivi personali. Una decisione presa in autonomia e per la quale chiedo a tutti rispetto»
● Dietro alla rinuncia di Maroni sono filtrate indiscrezioni sulla possibilità di un suo futuro ruolo nel governo
● I rumors hanno provocato la smentita di Berlusconi. Il leader forzista ha assicurato che Maroni non avrà ruoli nell’esecutivo
● Il passo indietro di Maroni ha creato malumori in seno al Carroccio su modi e tempi dell’annuncio. Complicata anche la partita che ha portato alla scelta del candidato al Pirellone per il centrodestra
● A guidare la coalizione sarà l’ex sindaco di Varese Attilio Fontana, ma prima di arrivare a una decisione condivisa (dopo l’annuncio quasi immediato di Salvini su Facebook) c’è stata una lunga riflessione