Corriere della Sera

Così la politica ha colto lo spunto del giornalist­a

- di Stefano Montefiori

C’è la domanda di un giornalist­a italiano dell’Ansa, Tullio Giannotti, dietro al «Trattato del Quirinale». Il 27 settembre 2017, all’indomani del discorso del presidente francese Emmanuel Macron alla Sorbona sul rilancio dell’Europa, si tiene a Lione l’annuale vertice franco-italiano. Intorno alle 20, dopo oltre un’ora di conferenza stampa dominata dalla soluzione del caso Fincantier­i, prende la parola per porre l’ultima domanda Tullio Giannotti, da molti anni corrispond­ente dell’Ansa da Parigi. Il giornalist­a si rivolge prima al presidente del Consiglio italiano Gentiloni per una domanda sui migranti e poi in francese a Macron: «Lei ieri ha annunciato che inviterà la Germania a firmare un secondo Trattato dell’Eliseo. Ha immaginato un’iniziativa simile per l’Italia, una cerimonia per sottolinea­re la rifondazio­ne dell’Europa?».

La domanda Tullio Giannotti chiese al francese: «Ha invitato la Germania. E l’Italia?»

Risponde per primo Gentiloni, e dice in francese, sorridendo: «Beh non abbiamo un Trattato dell’Eliseo tra... Ma possiamo pensare a qualcosa... di importante tra noi», poi parla di migranti. Quando Gentiloni ha finito, tocca a Macron: «Non abbiamo tra noi un trattato dell’Eliseo, ma questo non impedisce di immaginare un Trattato del Quirinale o qualcosa di simile per avere una specie di cooperazio­ne rafforzata».

Fino a quel momento non si era parlato di un Trattato solenne, mai stato all’ordine del giorno. «D’accordo con i colleghi avrei dovuto affrontare solo il tema dei migranti — dice oggi Giannotti —, ma arrivato il mio turno se ne era già discusso molto. All’ultimo momento quindi ho aggiunto la domanda che mi era venuta in mente il giorno prima, ascoltando Macron parlare di Trattato dell’Eliseo. Il presidente francese è stato bravo a cogliere subito lo spunto».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy