Mps vende altri crediti a rischio La Borsa tifa per il piano, più 3,3%
Quaestio ne rileva 805 milioni. Intrum: stiamo trattando con Intesa SanPaolo
Il Montepaschi vende un’altra tranche di crediti deteriorati e il titolo guadagna in Borsa il 3,3% dopo una sospensione per eccesso di rialzo, in una seduta comunque contrassegnata da acquisti sul settore bancario.
Quaestio capital Sgr, per conto di Italian recovery fund (l’ex Fondo Atlante 2), ha chiuso l’operazione di investimento nella tranche mezzanine della cartolarizzazione di circa 25 miliardi di crediti lordi in sofferenza di Mps. Italian recovery fund acquisirà, con un investimento di 805 milioni, il 95% della tranche mezzanine emessa da un veicolo di cartolarizzazione al quale è stato trasferito il portafoglio di crediti deteriorati della banca. Entro il primo semestre dell’anno sono inoltre previsti l’investimento nel 95% della tranche junior da parte di Italian recovery fund e l’ottenimento del rating e la Gacs (la garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze) sulla tranche senior con la sua successiva cessione sul mercato. Una nota sottolinea che l’operazione di cartolarizzazione delle sofferenze del Monte dei Paschi di Siena, una delle più grandi mai realizzate in Europa, è un elemento determinante del piano di ristrutturazione e di rilancio della banca concordato con le autorità europee.
In rialzo del 4,58% a 2,97 euro anche Intesa Sanpaolo, di cui è atteso il nuovo business plan per febbraio, che ieri ha comunicato che «sta considerando opzioni strategiche nell’attività di servicing di crediti deteriorati, comprendenti una cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza del gruppo nell’ambito del prossimo piano di impresa», aggiungendo che «tali opzioni non modificano l’impegno» dell’istituto «alla distribuzione di 3,4 miliardi di dividendi cash per l’esercizio 2017, che viene confermato». Un acquirente degli Npl di Intesa Sanpaolo può essere il gruppo Intrum Justitia, quotato a Stoccolma specializzato in credit management, che ha confermato con una nota «un dialogo continuo» con Intesa «in merito all acquisizione di una piattaforma di gestione dei crediti e un portafoglio di Npl». «Queste discussioni», viene precisato, sono in una fase iniziale e non saranno divulgate». Intrum «valuta continuamente il portafoglio di investimenti e obiettivi di m&a in tutti i mercati in cui opera e il livello di attività» sugli Npl «è attualmente elevato».
Per il Montepaschi nazionalizzato la chiusura dell’operazione con Quaestio rappresenta un passo importante anche dopo l’impegno ribadito dal nuovo presidente Stefania Bariatti, scelta dal Tesoro, socio al 68% dell’istituto di Siena, per il vertice: «Ce la metteremo tutta per la realizzazione del piano, pur con le difficoltà» che l’amministratore delegato Mario Morelli «non ha nascosto», ha detto subito facendo riferimento alle parole del ceo in assemblea («Il percorso di ricavi e redditività durerà tantissimo»). La pulizia dei crediti in sofferenza è in fase avanzata e il mercato attende che la banca possa dimostrare di tornare in salute. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan si è detto convinto che Mps «sarà un affare per lo Stato».