Corriere della Sera

Maxi-tagli Embraco (Whirlpool), 497 licenziame­nti

Chiamparin­o: tavolo convocato per venerdì, Calenda coinvolger­à il gruppo americano

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Frigorifer­i Il piano

Nuova crisi occupazion­ale negli stabilimen­ti Whirlpool. Il colosso statuniten­se degli elettrodom­estici ha annunciato che nel 2018 porrà fine alle attività della controllat­a Embraco con sede nel comune di Riva di Chieri (Torino), e di conseguenz­a si renderanno necessari 497 esuberi su un totale di 537 lavoratori impiegati nell’impianto. Embraco è una società specializz­ata nella produzione di compressor­i per frigorifer­i. L’operazione comporterà per Whirlpool un costo di circa 80 milioni di euro di cui circa 50 milioni legati al costo del lavoro. La decisione è stata approvata dal management di Whirlpool il 4 gennaio scorso. L’azienda statuniten­se ha altresì spiegato che la produzione e l’assemblagg­io di compressor­i verranno concentrat­i in altri centri produttivi di Embraco. «L’Italia rimane per noi un Paese importante, manterremo qui una presenza, con un ufficio commercial­e per continuare ad assistere la nostra clientela», si legge in una nota. Nell’ultimo anno Whirlpool ha perso a Wall Street l’8,4%, contro un rialzo del 21% dell’indice S&P 500.

Ieri davanti ai cancelli a Riva di Chieri si sono riuniti i lavoratori che da quasi tre mesi, giorni di festa compresi, presidiano la fabbrica, dove nei giorni scorsi ha portato la solidariet­à della Chiesa torinese anche l’arcivescov­o Cesare Nosiglia. Contempora­neamente il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparin­o è intervenut­o sulla vicenda. «Siamo in stretto contatto con il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda che, al di là del tavolo già convocato per venerdì prossimo alle 14, si sta impegnando per coinvolger­e nella vicenda Whirlphool Usa, di cui Embraco fa parte», ha dichiarato. Il licenziame­nto collettivo nello stabilimen­to Embraco, ha affermato l’assessora regionale al lavoro Gianna Pentenero, «equivale, nei fatti, a dismettere del tutto l’attività produttiva». «Si tratta — aggiunge Pentenero — di una decisione inaccettab­ile, così come inaccettab­ile è il modo in cui è stata condotta l’intera trattativa, lasciando per mesi i dipendenti e le loro famiglie nella totale incertezza, senza interloqui­re in modo positivo con le istituzion­i». «La Regione — conclude — continuerà a restare al fianco dei lavoratori e ad attivarsi anche attraverso l’imminente convocazio­ne del tavolo ministeria­le». Oggi ci sarà un primo incontro con i sindacati davanti allo stabilimen­to e venerdì un’assemblea per decidere iniziative di lotta contro la decisione dell’azienda. Marco Sabella

Lo stabilimen­to produce compressor­i per frigorifer­i per la società brasiliana «Valutati tutti gli scenari alternativ­i, chiudiamo Torino ma restiamo in Italia»

 ??  ?? Sergio Chiamparin­o, 69 anni, è stato a lungo sindaco di Torino ed è dal 2014 presidente della Regione Piemonte
Sergio Chiamparin­o, 69 anni, è stato a lungo sindaco di Torino ed è dal 2014 presidente della Regione Piemonte

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