Il fondo norvegese da mille miliardi punta sulle pmi
(g.str.) È già il più grande fondo sovrano del mondo, con oltre mille miliardi di dollari in portafoglio, e vuole diventare ancora più grande. Come? Puntando su taglie un po’ più «piccole». Il fondo norvegese, alimentato anche dal petrolio del Mare del Nord, ha chiesto al ministero delle Finanze il permesso di allungare il raggio d’azione e investire anche in società non quotate, prevedibilmente attraverso veicoli di private equity. Il fondo vuole quindi avere la possibilità di puntare su aziende molto promettenti senza aspettare la quotazione e quindi «perdersi» dei rendimenti per strada: a quanto pare, tra le opportunità mancate in passato ci sarebbero imprese poi diventate colossi come Uber e Airbnb. Il fondo ha spiegato che gli investimenti nelle società non quotate verranno presi in considerazione solo se miglioreranno il «trade-off» tra rischio e rendimenti. Per l’Italia, patria delle piccole e medie imprese, la mossa norvegese potrebbe significare molto.