Hera nell’economia circolare

(fr.bas.) Il presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano (nella foto) lo ha definito «un cambio di marcia». Il mondo dell’energia sta cambiano e le utility si adeguano. Hera nel piano al 2021 farà investimenti per 2,9 miliardi — 400 milioni in più rispetto al precedente documento strategico — destinati alle reti (per oltre il 70%) e a sviluppare la trasformazione dei business secondo una logica di economia circolare per creare l’utility 4.0. Tra i progetti finanziati, l’estensione delle smart grid agli acquedotti e le nuove tecnologie per massimizzare il recupero dei fanghi da depurazione. Hera punta anche a superare i 3 milioni di clienti gas ed energia elettrica al 2021. Il piano prevede un margine operativo lordo per 1,135 miliardi e uno sviluppo «fondato su un bilanciato mix tra crescita organica e per linee esterne». Il dividendo arriverà ai 10,5 centesimi per azione nel 2020 e 2021.