Le carte di Arthur Miller all’Università del Texas Battuta l’offerta di Yale
Le carte di Arthur Miller accanto a quelle di Gabriel García Márquez e di altri grandi. È un nuovo colpo per l’Università del Texas a Austin: il Ransom Center dell’ateneo americano ha battuto la Yale University convincendo gli eredi del commediografo di
Morte di un commesso viaggiatore a trasferire l’intero suo archivio — manoscritti a volte inediti, racconti, poesie, diari, foto — per 2,7 milioni di dollari. Oltre 160 scatole di manoscritti di Miller erano state in deposito per decenni a Austin, non catalogati e inaccessibili agli studiosi in attesa di una vendita. Altri materiali, tra cui 8 mila pagine di diari, erano rimasti nella casa di Roxbury in Connecticut. Miller, che è morto nel 2005, aveva espresso la volontà che fosse Austin ad accogliere le sue carte. Negli anni Sessanta, a corto di soldi, il commediografo si era rivolto al Ransom Center donando 12 scatole di taccuini in cambio di una detrazione fiscale. Altre 73 scatole erano volate in Texas dopo un incendio a Roxbury nel 1983. Il Ransom Center ospita già le carte di James Joyce, Ernest Hemingway, William Faulkner, Norman Mailer e Jorge Luis Borges, e gli archivi di Lillian Hellman a David Mamet, Sam Shepard e Tennessee Williams, Samuel Beckett, George Bernard Shaw e Tom Stoppard. (ma. b.)